REDAZIONE PRATO

Don Coluccia e i giovani "Come dire no alla droga"

Il prete antispaccio, invitato dal Kiwanis, ha incontrato gli studenti del Dagomari. L’invito a preferire una vita bella alla ’bella vita’, aprendosi alla speranza.

Don Coluccia e i giovani "Come dire no alla droga"

Dalle piazze più difficili, dalle periferie più tormentate di Roma è arrivato a Prato don Antonio Coluccia, il "prete antispaccio e anti mafia" che ogni giorno instancabilmente offre un messaggio di speranza per "riportare i giovani sulla strada della vita". Una lezione agli studenti e un incontro con la cittadinanza in un doppio appuntamento organizzato dal Kiwanis club Prato presieduto da Gaia Gozzi. Il prete di san Basilio, la borgata romana dove ogni giorno combatte criminalità e spaccio di droga, ha portato con sé un pallone, come fa sempre, per socializzare, per trovare un’occasione di comunicazione e si è affidato ad un megafono alternando preghiere e canzoni contro la mafia. In un incontro promosso all’interno di un progetto di legalità, ha parlato agli studenti nell’aula magna dell’istituto Dagomari di "vita bella contro la "bella vita" spronando ad agire, sperare e sognare. Poi, nel chiostro di san Domenico, don Coluccia è intervenuto in un incontro aperto con i rappresentanti delle istituzioni e la cittadinanza sul tema "Legalità, territorio e impegno cristiano". Costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute, don Coluccia ha ricordato l’importanza di abitare il territorio delle città dove cresce il disagio, l’indifferenza, la malavita per la creazione di una nuova coscienza civile e morale. Dice don Coluccia: "Come cittadino, mi impegno a far rispettare la Costituzione; come ogni sacerdote diffondo il Vangelo".