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Donna autista, quali pregiudizi?: "Oggi è possibile fare carriera"

Alessio, guidatore di autobus, racconta il rapporto con le colleghe, sempre più numerose. E la reazione dell’utenza ormai abituata a vederle al volante di questi enormi mezzi .

LA VIGNETTA L’autobus guidato da un uomo e da una donna

LA VIGNETTA L’autobus guidato da un uomo e da una donna

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La licenza per la conduzione di veicoli fu concessa alle donne nel 1907. Oggi quante sono le donne autista? Come si lavora a fianco delle donne in una azienda di trasporto pubblico? Lo racconta Alessio, autista che ha lavorato tanti anni nel Tpl.

Signor Alessio, quali sono le sue mansioni?

"Guido l’autobus".

Cosa la appassiona del lavoro?

"Ci sono tante cose che appassionano: devono piacere motori, macchine, guidare, stare a contatto con le persone e saperci stare".

Ha avuto esperienze di discriminazione di genere sul lavoro?

"Questo mestiere fino a pochi anni fa era svolto quasi esclusivamente da uomini. Circa 25 anni fa cominciarono ad arrivare le prime donne che erano guardate, soprattutto dai passeggeri, con un pò diffidenza. Comunque, pur essendone state assunte molte, sono in numero più basso rispetto agli uomini; dal personale non c’è alcun tipo di discriminazione nei confronti delle colleghe. Ora anche i passeggeri si sono abituati a vedere le donne alla guida".

Pensa che ci siano aspettative o pregiudizi legati al genere femminile che influenzano la carriera o la posizione lavorativa delle donne?

"No, non più di tanto, per quel che riguarda il mio ambito di lavoro hanno fatto carriera entrambi, sia uomini che donne, in maniera eguale".

L’azienda dove lavora ha messo in atto misure per promuovere l’uguaglianza?

"Si, pari diritti e pari doveri".

C’è differenza di retribuzione tra uomo e donna?

"Nel mio settore non c’è e non c’è mai stata differenza di retribuzione tra uomo e donna, però so per certo che una volta c’era, perchè ho conosciuto una signora, ora ultraottantenne, di Milano, dipendente di una banca, che durante gli anni 70, a parità di mansioni era pagata meno dei suoi colleghi uomini, e fu una di quelle che si ribellò a questo stato di cose. Oltretutto la donna non aveva la possibilità di diventare per esempio direttrice della banca, a quei tempi".

Come ha reagito quando ha notato atteggiamenti o commenti sessisti sul luogo di lavoro?

"Non ho mai visto niente di grave, anche se a me certe cose danno molto fastidio".

E’ capitato che gli utenti avessero atteggiamenti di un certo tipo quando invece che un uomo c’è una donna alla guida?

"Sempre, perchè esiste un preconcetto atavico nei confronti della donna guidatrice. Spesso se succede un incidente si pensa nella maggior parte dei casi che la colpa sia della donna".

Siamo sicuri che il superiore non abbia mai fatto discriminazioni tra uomo e donna?

"No, anche perchè il capo del personale è una donna".