Dopo Neri salvano Marcorè Curato un altro cavallo ferito

I volontari recuperano in Calvana un esemplare selvaggio infortunato. E scatta la gara di aiuti e donazioni per l’intervento ricostruttivo dell’arto

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La storia si ripete: ad un anno di distanza dal primo recupero, un altro dei cavalli selvaggi della Calvana necessita delle stesse cure. Dopo Neri, arriva Marcoré: Marco, originariamente, che per assonanza del nome col cognome dell’attore e per somiglianza fisica al puledro salvato da morte certa nei mesi scorsi, è diventato per i volontari dell’associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana, Marcoré. Marcoré è stato recuperato in un’area della Calvana che ricade nel Comune di Cantagallo ed è stato trasportato in un ricovero messo a disposizione da una volontaria dell’associazione. Associazione che si è costituita circa due anni fa attorno ad un gruppo di "grintosi" appassionati con l’intento di monitorare le emergenze della catena montuosa e di promuovere il territorio. Fra le iniziative portate avanti finora dall’associazione - che ha firmato una convenzione con tutti i Comuni limitrofi - anche il censimento di cavalli selvaggi e alcuni interventi in emergenza, come il salvataggio di Neri, il puledro ritrovato nel dicembre del 2019 con un arto fratturato e riportato in piena salute dopo 12 mesi di cure e un paio di operazioni in una clinica veterinaria specializzata. Anche per Neri, come è successo recentemente per Marcoré, il salvataggio è arrivato dopo un primo avvistamento seguito da mesi di assenza, mesi in cu i volontari avevano dato per morto il cavallo, e una successiva ricomparsa. Marcoré era stato infatti individuato in un censimento della scorsa primavera, ben riconoscibile, oltre che per l’andatura zoppa, per una ferita su un fianco. Non si era più fatto trovare, fino a pochi giorni fa, quando una squadra di volontari lo ha recuperato.

In stalla, Marcoré, magrissimo e molto debilitato, ha ricevuto le prime cure - fasciature all’arto, chiropratica per il dolore e la pareggiatura dello zoccolo – in modo che l’animale iniziasse a fare un primo recupero di peso in attesa dell’operazione, che la radiografia aveva evidenziato come fattibile. Un improvviso peggioramento, poi, ha reso necessaria una trasfusione e il trasferimento alla clinica veterinaria Andromeda, dove il cavallo sarà curato da personale specializzato. "Speriamo di riuscire ad arrivare all’intervento – scrivono i volontari di Salvaguardia e Sviluppo Calvana su Facebook, dov’è riportata la storia dell’ultimo arrivato - speriamo di vederlo di nuovo in piedi, più forte di prima. Proprio come il suo amico Neri. Iniziamo questa nuova avventura, che noi sosterremo ad ogni costo e in ogni caso. Perché anche Marcor, ha quella scintilla negli occhi di chi non vuole mollare".

Claudia Iozzelli