REDAZIONE PRATO

Doppio concerto della Camerata La musica diventa preghiera con lo Stabat Mater di Pergolesi

Martedì e mercoledì nella Chiesa di Sant’Agostino uno dei grandi capolavori del repertorio sacro. A dirigere l’orchestra Simone Ori, organista pratese. In programma anche due gioielli di Durante. .

Doppio concerto della Camerata La musica diventa preghiera con lo Stabat Mater di Pergolesi

In occasione della Settimana Santa, la Camerata propone il consueto appuntamento di musica sacra e spirituale. I concerti si terranno martedì 4 e mercoledì 5 aprile alle 21 nella Chiesa di Sant’Agostino in sostituzione alla tradizionale sede di San Francesco. Per questo programma pasquale assume la guida dell’orchestra Simone Ori, pratese che per tanti anni ha dato il suo contributo artistico alla vita della Camerata suonando l’organo o il clavicembalo, affrontando una partitura che nella Storia della musica è avvolta dall’aura del mito, fin da quando Giovanni Battista Pergolesi la licenziò a ventisei anni sul proprio letto di morte. Lo Stabat Mater trasfigura l’immagine di Maria che contempla il supplizio del figlio crocifisso in una bellezza essenziale e dolente, modello di pathos spirituale per tutti i compositori a venire e potentissima fonte di ispirazione ancora ai nostri giorni. "La verità di questa musica, la sua immediatezza e l’ispirazione melodica e armonica ne fanno davvero uno dei grandi capolavori del repertorio sacro", afferma il direttore Artistico Alberto Batisti. Le voci di due autorevoli specialiste in questo repertorio, Francesca Lombardi Mazzulli e Lucia Napoli, associate alla consapevolezza stilistica di Simone Ori assicurano un’esecuzione in grado di restituire tutto lo splendore e la commozione d’un capolavoro immortale. Accanto a questa insuperata "Pietà" scolpita in musica, il concerto offre l’opportunità rara di ascoltare due gioielli strumentali di Francesco Durante, che fu maestro di Pergolesi e di tanti altri illustri compositori formatisi nei conservatori napoletani. Questo "maestro dei maestri" consacrò tutte le proprie energie alla musica da chiesa e all’insegnamento, restando insensibile alle sirene del teatro d’opera. Tra le poche eccezioni in un vastissimo catalogo prevalentemente liturgico figurano questi Concerti per archi, il cui connubio di dottrina e fantasia certifica la grandezza di uno dei più venerati musicisti del Settecento partenopeo.

C’è infine da ricordare la trasmissione su Rete Toscana Classica "I primi 25 anni della Camerata strumentale" che rende omaggio al quarto di secolo di vita della nostra orchestra ogni domenica alle 20.30. Domani si potrà riascoltare un concerto del 2006 diretto da Alessandro Pinzauti: ancora Stabat Mater, ma il capolavoro di Rossini.