Un’altra giornata nera per la viabilità da e per la Valbisenzio e, ancora una volta, una serie di congiunture favorevoli ha scongiurato il peggio. Nessuna auto è rimasta coinvolta infatti nella frana che fra venerdì notte e sabato è caduta sulla Sr325 fra San Quirico e il Mulin dei Fossi, ma la strada è rimasta chiusa fino ad arrivare ad un senso unico alternato a metà mattina.
Un’altra situazione, più a valle e precisamente nel comune di Prato ma sulla principale via di fuga della Valbisenzio - la strada che scende dalla Collina verso Figline – ha visto anche in questo caso la chiusura totale del collegamento per un camioncino che si è ribaltato. La strada, utilizzata da molti anche in settimana, quando la ex statale è stata chiusa per un incidente, è rimasta per diverse ore inagibile fino alla rimozione del mezzo da parte dei vigili del fuoco.
Sarebbe bastato quindi, il verificarsi delle due situazioni in contemporanea e un piccolo tamponamento (come capita frequentemente) sulla parte più meridionale della Sr 325 per isolare totalmente i 20 mila abitanti della Vallata. Una situazione di fragilità sulla viabilità, sottolineata anche dal presidente della Provincia Calamai e dalla sindaca di Vernio Lucarini, che ieri mattina si sono recati sulla frana di San Quirico.
"La situazione è comunque sotto controllo e la Provincia individuerà le soluzioni più adeguate per la sistemazione complessiva del tratto stradale- dice Simone Calamai, in riferimento al tratto con la frana, dove son stati posizionati dei blocchi di cemento per contenere i detriti-. È evidente che anche questa piccola frana fa riflettere sull’esigenza di lavorare ancora, con la massima fermezza, sul dissesto e la sicurezza dei versanti della 325. La Valbisenzio è una valle bellissima ma con tante fragilità su cui dobbiamo continuare a intervenire con forza".
Anche per la sindaca di Vernio, Maria Lucarini: "Le aree interne sono la priorità assoluta. C’è bisogno di finanziamenti sul tema del dissesto idrogeologico, perché i collegamenti viari sono cruciali per la nostra valle".
Il presidente Calamai ricorda poi che, solo gli otto interventi di ripristino post alluvione 2023, portati a termine dalla Provincia nel 2024 sulla 325, ammontano a oltre 4 milioni di euro "e per questo è fondamentale avere risorse per continuare a lavorare sul dissesto idrogeologico dei versanti – continua il presidente- . Un lavoro che deve affiancare l’impegno che ci vede a fianco della Regione per il piano di potenziamento e sviluppo futuro della 325, con nuovi collegamenti che possano costituire valide alternative viarie e di mobilità".