Prato, 12 gennaio 2021 - Lunedì al gelo per tante persone che ieri mattina hanno dovuto aspettare anche due ore all’aperto prima di poter ritirare medicinali e presidi sanitari alla farmacia territoriale, che si trova nella palazzina dei servizi all’ospedale Santo Stefano. "Di solito il ritiro dei piani terapeutici avviene all’esterno dell’edificio", racconta una delle persone presenti, che ha telefonato alla nostra redazione per segnalare quanto stava accadendo. "E stavolta il tempo di attesa è stato di circa due ore, in piedi, al freddo, per tutti in maniera indistinta. Quasi tutte persone anziane o con patologie gravi. Uno strazio".
Ma oltre all’estenuante attesa c’è anche un altro problema sottolineato dagli utenti. "Con questo tipo di organizzazione non è possibile mantenere la distanza di sicurezza fra le persone in attesa, come invece viene richiesto dalle norme anti Covid. Questo perché il personale della farmacia non esce all’esterno per chiamare chi è in attesa, non esiste un microfono e neppure un display. E così siamo obbligati a stare ammassati vicino all’ingresso per capire quando scatta il nostro turno". La segnalazione di ripetuti disagi alla farmacia territoriale è stata fatta nei giorni scorsi anche da Umberto Materassi, referente per Prato dell’Associazione Toscana Paraplegici.
"Sono tanti i disabili che si rivolgono alla farmacia territoriale, almeno una volta al mese, per ritirare gli ausili medici di cui hanno bisogno - denuncia - ma da quando vengono applicate le norme anti Covid il disagio è aumentato visto che, una volta consegnata la lista del materiale che deve essere ritirato, l’attesa avviene all’esterno. Quando piove, ad esempio, siamo costretti a stare sotto l’acqua. E sì che ci sarebbe tutto lo spazio necessario a installare almeno un gazebo mobile". A partire dall’aprile scorso il servizio - replicano dalla farmacia territoriale - ha cercato di venire incontro alle esigenze della cittadinanza, dando ad esempio la possibilità di inviare via mail la richiesta di prenotazione del materiale da ritirare ([email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]). E il materiale richiesto viene poi consegnato a partire dal giorno successivo. "Sappiamo dei disagi, ci sono stati segnalati ormai da alcune settimane e abbiamo trovato una soluzione - spiega Filippo Bardelli, responsabile per l’Asl Centro dell’assistenza integrativa - permettendo ad alcune delle persone in attesa di accomodasi nei corridoi laterali della sede. La raccomandazione è di rispettare i distanziamento".
Ma c'è anche una novità importante: a partire dallo scorso novembre una delibera della Regione Toscana consente che gli ausili destinati ai diabetici vengano distribuiti non più dalla farmacia dell’ospedale ma da tutte le farmacie del territorio. "E’ una misura importante perché riguarda almeno l’80% delle persone che si rivolgono alla farmacia dell’ospedale", spiega Bardelli. "L’obiettivo è far sì che questi utenti si rivolgano alle farmacie del territorio per effettuare l’iscrizione e una volta all’anno per il rinnovo e per un’eventuale revisione del piano terapeutico. A marzo potremo vedere i benefici di questa riorganizzazione".
Sara Bessi