
Silvano Cecconi
Prato, 25 marzo 2019 - E’ stato uno dei primi mobilieri della città, uno di quei rivenditori che i pratesi consideravano di fiducia. E’ morto Silvano Cecconi, il fondatore del mobilificio di via Bologna 95. Era nato il 31 maggio 1927 e fra un paio di mesi avrebbe compiuto 92 anni. I pratesi lo ricordano anche come gestore di un distributore di carburante, fino al 1963, quando le automobili in circolazione erano ancora poche. Nel 1964 l’apertura di «Cecconi Arredamenti di Valeria Biagini», il mobilificio che ancora oggi porta il nome della moglie scomparsa nel 1990.
Nel 1969 il trasferimento in via Bologna e poi negli anni successivi sono arrivati i due negozi monomarca Scavolini, uno in via Ciliani e l’altro in viale della Repubblica. La ditta Cecconi Arredamenti nel tempo ha compiuto il salto di qualità, passando dall’essere un comune «negozio di mobili» a rappresentare una realtà di cardinale importanza sia per la progettazione che per la consulenza di interior design. «Nostro padre – racconta Abramo Cecconi, il figlio – è sempre stato un gran lavoratore, un uomo dedicato alla sua azienda e alla famiglia. Si concedeva una pausa caffè con gli amici al bar, ma dopo la morte della mamma era diventato ancora più riservato. Il punto di forza della nostra azienda, al di là della qualità dei prodotti, è sempre stato il personale: chi è entrato a lavorare nel mobilificio è rimasto fino alla pensione. Abbiamo avuto personale dipendente per 40 anni, altri sono qui da 20 anni. Il carattere familiare di questa azienda è la nostra caratteristica principale, quella a cui tutti teniamo veramente». Oggi i dipendenti dei negozi sono una decina e fra questi c’è anche la sorella di Abramo, Bianca Maria, a testimonianza di come Silvano Cecconi sia riuscito ad appassionare e coinvolgere i figli nel settore della progettazione e vendita dell’arredamento. E i dipendenti oggi piangono non un semplice titolare, ma qualcuno di famiglia. Silvano Cecconi lascia anche una compagna, Luana, che ha percorso con lui gli ultimi anni della vita.
M. Serena Quercioli