"Mi sono accorto che c’era l’ambulanza ma quando l’ho vista andare via a sirene spente ho pensato che non fosse nulla di che, credevo fosse caduto. A volte capitava. Sono incredulo per quanto accaduto. Non me lo sarei mai aspettato". I residenti del gruppetto di case attorno al civico 4 di via del Bisenzio a Vernio, luogo della tragedia avvenuto domenica sera, sono tutti sotto choc. Qui tutti conoscevano la vittima di questa bruttissima storia, il "signor Roberto" Elmi, come lo chiamavano sempre. Ex autotrasportatore, ex pugile, malato di Alzheimer già da qualche anno, insieme alla moglie viveva a Vernio da molto tempo. Purtroppo le sue condizioni mentali erano peggiorate negli ultimi due anni. La moglie, Annamaria Mascii, gli era sempre stata accanto, prendendosi cura di lui con amore. Ma le difficoltà, in casi come questi, sono tantissime.
I vicini raccontano che lo sentivano spesso urlare. "Qualche volta – spiega un vicino di casa che ha chiesto di restare anonimo – si sentivano le grida sia di Roberto che della moglie. Non erano però litigi veri e propri, si aveva la sensazione fossero grida di risposta alla malattia mentale di lui. Ultimamente era peggiorato perché lo sentivamo gridare più frequentemente, anche di notte. Poi, per almeno un mesetto, niente più grida. Pensavamo stesse meglio ma non era così". Qualche volta, raccontano i vicini, era capitato che l’uomo cadesse in giardino.
"Era un uomo – raccontano – piuttosto corpulento, oltre cento chili. Lo abbiamo aiutato a rialzarsi quando lo vedevamo in difficoltà. Negli ultimi tempi, però, non usciva più, evidentemente le sue condizioni di salute erano precipitate. Prima, invece, qualche volta si presentava alla porta di noi vicini con un po’ di verdure del suo orto. Ce la regalava. Era un brav’uomo". La moglie lo accudiva da sola. Chi conosceva la signora Annamaria, però, ammette che negli ultimi tempi qualcosa era cambiato nel suo spirito. "Sembrava che volesse tenere le distanze, era un po’ più riservata del solito, si fermava meno a parlare – continua il vicino –. Sapevamo della loro situazione famigliare, capivamo la difficoltà di questa donna, per cui era normale la sua poca voglia di fermarsi a chiacchierare. Nulla però faceva trasparire il dramma che la stava divorando interiormente".
Il figlio della coppia passava a trovarli spesso pur abitando nella zona di Porretta Terme. Anche per avvicinarsi agli anziani genitori, stava progettando di trasferirsi a Vernio. Poi la tragedia della scorsa notte e il dramma di una famiglia spezzata nel peggiore dei modi.
La sindaca di Vernio, Maria Lucarini, ha espresso la sua vicinanza nei confronti dei famigliari di questa dramma. "La nostra comunità è stata colpita da una tragedia che ci lascia tutti profondamente scossi e addolorati. Ci stringiamo con grande cordoglio attorno alla famiglia coinvolta, nel rispetto del dolore e della complessità di questa tragedia umana".
Francesco Storai