L’ansia del numero, la corsa a farsi interrogare entro gennaio, quella scadenza da fiato sul collo vista come una ‘tagliola’ di metà anno. Addio alla suddivisione in quadrimestri al liceo Livi-Brunelleschi, che già nell’anno scolastico in corso sta sperimentando il ‘periodo unico’ con i voti assegnati validi per sempre, da settembre a giugno. In pratica, nella valutazione finale si considera l’intero percorso di apprendimento dello studente spalmato nell’arco di un anno intero. Un liceo ‘no stop’, sull’esempio di altri istituti che hanno abbracciato un’analoga sperimentazione a Firenze o nel Nord Italia. Il Livi-Brunelleschi ha optato però per una soluzione più ‘soft’ soprattutto per una questione di trasparenza verso le famiglie. E quindi niente più articolazione in due quadrimestri, ma questo non significa cancellare dal registro elettronico voti numerici, scrutini e ‘pagellino’ di metà anno che restano per le famiglie a titolo informativo, in modo da aggiornarle sull’andamento scolastico degli alunni. Una novità deliberata dal collegio docenti per il liceo scientifico, linguistico e artistico, al fine di eliminare l’ansia e lo stress della prestazione numerica a fine quadrimestre, e spingere i ragazzi a studiare per interesse e voglia di imparare.
Ma ci sono i pro e i contro. "Da una parte questo responsabilizza gli studenti che imparano a organizzarsi meglio evitando di arrivare affaticati alla fine dell’anno – dice la preside Mariagrazia Ciambellotti –. Il rischio è che rimangano penalizzate le prime classi che hanno bisogno di orientarsi meglio nei primi mesi dopo la scuola media. Per questo valuteremo con attenzione alla fine dell’anno questa sperimentazione". Tradotto: se un alunno di prima viene interrogato e prende subito 4 nel primo quadrimestre si rischia che questo vada poi a influire sulla media del credito finale. Ma avrà più tempo per recuperare. La sperimentazione dell’anno unico, inoltre, evita la ‘tentazione’ di studiare poco e niente nel primo quadrimestre per poi recuperare tutto nel secondo. Intanto sono gli ultimi giorni di iscrizioni anche per il Livi-Brunelleschi che quest’anno ha una succursale a palazzo Vestri in piazza Duomo (la scadenza per tutti gli istituti è il 10 febbraio). Se il liceo scientifico è suddiviso su due sedi (in via Marini e in piazza Duomo), il liceo artistico continua a essere spezzato in quattro sedi fra Prato e Montemurlo. Una prima parziale fotografia vede un aumento di domande proprio per il liceo artistico e per lo scientifico a indirizzo biomedico.
Intanto venerdì 21 febbraio, alle 10, l’attivista egiziano Patrick Zaki arriverà a Prato per un incontro con le quarte del liceo Livi-Brunelleschi all’auditorium della Camera di commercio con cui saranno in collegamento tutte le classi dell’istituto. Finito in carcere al Cairo, Zaki parlerà della sua vicenda travagliata che ha portato a una forte mobilitazione della comunità internazionale, insieme ad alcuni ospiti importanti e ad Amnesty International.
Maria Lardara