
Elettricità, ma quanto ci costi? E’ quello che stanno pensando un po’ tutti in questo periodo: commercianti, ristoratori, titolari di piccole, medie e grandi aziende, cittadini comuni. E pure i gestori dei circoli ricreativi, punto di riferimento ogni giorno per moltissime persone, a cominciare dagli anziani. Dopo tutte le difficoltà attraversate in epoca Covid, contraddistinta dalle continue chiusure e limitazioni, ecco il rincaro in bolletta. Uno degli esempi più eclatanti arriva da Chiesanuova e in particolare da via Po, dove è ubicato il Circolo Arci Fiorenzo Favini. "A maggio l’elettricità ci è venuta a costare attorno ai 1900 euro. Poi a giugno ecco il primo aumento fino a 4000 euro – racconta Rolando Fatighenti – Ma la vera botta l’abbiamo ricevuta a luglio, quando ci è arrivata una bolletta da 6200 euro, che abbiamo dovuto rateizzare. Siamo messi molto male e andare avanti così è complicato. E’ peggio anche del periodo della pandemia, quando lo Stato in qualche modo ci aiutava. Adesso invece dobbiamo cavarcela da soli e chissà quando questi rincari si stopperanno". La musica non cambia ascoltando la testimonianza di Franco Bicchi, presidente del Circolo Arci Mario Tronci di via del Leone, a San Giorgio a Colonica. "Siamo nel pieno del ciclone. Se eravamo abituati solitamente a spendere per la corrente circa 1000 euro, da giugno la somma necessaria è salita, passando prima a 1870 euro, poi a 2930 euro a luglio. Per provare ad abbassare i costi, abbiamo pensato di ridurre l’orario d’apertura o di risparmiare tenendo ad esempio spenta l’insegna, ma si tratta ovviamente di gesti simbolici e di soluzioni temporanee". Una soluzione più a lungo raggio è però al vaglio, come spiegato da Edoardo Carli, dirigente di Arci, nonché nella segreteria del Partito Democratico. "Con l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore Benedetta Squittieri, e con il direttore generale di Estra, Paolo Abati, stiamo lavorando a un progetto di comunità energetica. L’intento è quello di creare un circuito virtuoso, in cui i circoli Arci promuovono Estra come utenza. Di contro l’azienda, oltre a garantirci delle tariffe agevolate, farebbe una valutazione sugli impianti, con tanto di lavori di ammodernamento – dice il presidente di Left Lab – Casa del Popolo Lorenzo Orsetti di via Filippino. E’ un’iniziativa che portiamo avanti da alcuni mesi ormai e che rappresenterebbe una novità assoluta in Toscana". Che sia questo o un altro progetto ad andare in porto, la certezza è che in qualche modo bisogna intervenire. "L’anno scorso dovevamo sborsare 1900 euro per il consumo energetico, mentre ora la spesa non scende sotto i 5000 euro – aggiunge Giovanni Mosca, presidente del Circolo Arci Quinto Martini a Maliseti, in via Montalese – Il problema è che, tenendo aperto per persone anziane che in buona parte dei casi vengono al circolo solo per farsi compagnia e giocare a carte, senza spendere, andiamo in netta perdita. Vedremo se aumentare le ore di chiusura in questo mese di settembre".
Francesco Bocchini