![L’ingresso della Dogaia dove ieri si p consumata l’ennesima tragedia: un detenuto si è tolto la vita con il. gas Foto Attalmi L’ingresso della Dogaia dove ieri si p consumata l’ennesima tragedia: un detenuto si è tolto la vita con il. gas Foto Attalmi](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Nzc3MWZkZGItZDQ4MC00/0/ennesima-tragedia-alla-dogaia-detenuto-si-uccide-con-il-gas-e-il-sesto-in-poco-piu-di-un-anno.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’ingresso della Dogaia dove ieri si p consumata l’ennesima tragedia: un detenuto si è tolto la vita con il. gas Foto Attalmi
Ancora un suicidio. Ancora una tragedia dentro al carcere della Dogaia, da tempo al centro delle contestazioni da parte del personale di polizia penitenziaria a causa delle carenze strutturali e di organico. Il dramma ieri si è consumato intorno alle 16 quando un detenuto di origini magrebine di 35 anni si è tolto la vita dopo aver inalato gas dalla bomboletta che è in dotazione all’interno delle celle. L’uomo è stato soccorso dagli agenti della penitenziaria che durante il giro di controllo si sono resi conto di quello che era accaduto. Immediato è stato l’allarme al 118 che ha inviato un’ambulanza. Quando i soccorritori sono arrivati al carcere di via Montagnola purtroppo per il detenuto non c’era più nulla da fare: era già morto.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo fino a poco tempo fa era detenuto all’interno della settima sezione, quella delle persone "protette" in quanto accusate di reati a sfondo sessuale. Da poco, però, era passato alla prima sezione. Gli restavano da scontare diversi anni per un cumulo di pene soprattutto legate allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ieri il gesto estremo su cui adesso si cercherà di fare chiarezza. Sul caso indaga la procura.
Si tratta del sesto suicidio che avviene alla Dogaia dal dicembre del 2023. L’annus horribilis è stato il 2024 con ben quattro suicidi registrati a cui si aggiunge quello avvenuto a fine 2023.
Che la casa circondariale di Prato sia in affanno da tempo non è un segreto per nessuno. Solo nel 2024 si sono registrati 80 "eventi critici certificati". Le problematiche, però, sono all’ordine del giorno, come hanno più volte sottolineato i sindacati della polizia penitenziaria. La Dogaia è da sempre alle prese con problemi strutturali, di personale, di sovraffollamento, di gestione di detenuti difficili. Problemi che poi portano a situazioni estreme come il suicidio avvenuto ieri. In questo caso la polemica è anche sulla concessione da parte del Ministero di dotare le celle con le bombolette di gas usate per scaldare alimenti e bevande. Un’arma che spesso viene usata contro gli agenti.
Laura Natoli