Prato, 25 aprile 2022 - Continuano a migliorare le condizioni di salute del piccolo di 4 anni colpito da una rara forma di epatite acuta pediatrica. Il bambino pratese è ricoverato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma da giovedì pomeriggio, dove è stato trasferito subito in terapia intensiva, seguito dal professor Giuseppe Maggiore e dalla sua équipe. Il piccolo paziente era arrivato in condizioni critiche all’ospedale Santo Stefano e successivamente trasportato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il sospetto fin da subito è stato che il bambino fosse stato colpito dall’epatite acuta pediatrica "misteriosa", che dall’inizio dell’anno è stata riscontrata in un numero elevato di bambini dai 7 anni in giù. Ad ora per il piccolo è escluso il trapianto, paventato nei primo momenti del ricovero.
La comunità scientifica sta lavorando per individuare l’agente patogeno che causa questo tipo di infezione del fegato e che non rientra fra quelle conosciuti (virus dell’epatite A,B,C,D,E). "Non è ancora chiaro se si sia verificato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza dei casi di epatite che si verificano al tasso previsto ma non vengono rilevati. L’adenovirus è un’ipotesi possibile". A scriverlo è l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) in un aggiornamento sui casi che hanno colpito al 21 aprile, 169 bambini. Sia in Gran Bretagna che in Olanda si è registrato un notevole aumento della circolazione dell’adenovirus e dai test era stato rilevano in 74 casi mentre in 19 è stata trovata un’infezione da Covid più adenovirus. Molti casi hanno riportato sintomi gastrointestinali inclusi dolore addominale, diarrea e vomito che hanno preceduto la presentazione con epatite acuta grave. Diciassette bambini (circa il 10%) dei 169 sono stati sottoposti a trapianto di fegato ed è stato segnalato almeno un decesso.