
"Era l’ultimo farmacista". La città saluta Vittorio Gori
"I clienti lo chiamavano ’l’ultimo dei farmacisti’, a rimarcare la sua concezione tradizionale del lavoro e, appunto, del rapporto con la clientela. E penso che questo fosse il complimento del quale andava più orgoglioso, in ambito lavorativo". Enrico Gori ricorda così il padre Vittorio, scomparso nelle scorse ore ad 81 anni. Lo storico farmacista pratese lascia i figli Enrico e Carlotta, la moglie Beatrice Nesti e i nipoti.
E’ stato per oltre quarant’anni titolare della Farmacia Mazzinghi, dagli anni ‘70 fino al pensionamento di un decennio fa. Una vera e propria dinastia di farmacisti, che con i vari passaggi fra i rami della famiglia affonda le sue radici addirittura nel XVI secolo e che è arrivata sino alla settima generazione, prima della cessione dell’attività concretizzatasi sette anni fa.
La sua farmacia era un punto di riferimento di piazza Duomo ed è diventata, dagli anni ‘90 in poi, anche un riferimento per Tobbiana, dopo il trasferimento.
"Mio padre era un farmacista d’altri tempi, più interessato a curare i rapporti con i clienti che alle questioni manageriali e di inventario come richiede oggi la professione. Gli piaceva fermarsi a parlare con il cliente, rispondere alle domande – ha concluso il figlio – Gli devo tanto: mi ha innanzitutto insegnato il valore dell’onestà e del mettersi a disposizione degli altri".
La salma di Vittorio Gori sarà esposta oggi dalle 15 e fino a domattina nelle cappelle del commiato della Misericordia di via Convenevole, mentre il funerale sarà celebrato alle 16,15 di domani nella chiesa della Misericordia.