Il 68% degli italiani abolirebbe il teleselling, specialmente dei servizi essenziali quali luce, gas e telecomunicazioni, mentre la vendita telefonica risulta ingannevole per il 34% ed inefficace per l’86% degli utenti. Di contro, la presenza con sportelli territoriali per l’assistenza commerciale è apprezzata dal 68% degli intervistati e sempre il 68% giudicherebbe positivamente l’abolizione della possibilità di effettuare contratti commerciali per telefono. Sono alcuni dei risultati dell’indagine affidata da Estra spa all’Istituto Piepoli e illustrata dal presidente Livio Gigliuto sul tema della correttezza commerciale nell’ambito dell’offerta di servizi essenziali, svolta attraverso 501 interviste. Una tematica attuale che Estra insieme a QN La Nazione ha affrontato nel convegno "Quando la correttezza commerciale diventa una scelta di trasparenza, tutela e fiducia nel mercato dei servizi essenziali", ieri al Museo del Tessuto. A fare gli fare gli onori di casa è stata Fabia Romagnoli, presidente della Fondazione Museo del Tessuto, introdotta da Cristina Privitera, vicedirettrice QN La Nazione. Una tematica molto attinente "per Prato e il suo distretto" secondo Romagnoli. Per la sindaca Ilaria Bugetti "è un’ottima occasione per riflettere su quanto è stato fatto di buono e quanto ancora possiamo fare. Noi ci stiamo provando rafforzando la Multiutility Toscana per garantire bollette sotto controllo, servizi di qualità attraverso investimenti sugli impianti e ricadute sui territori degli introiti legati ai servizi. Mantenere in mano pubblica la governance delle società che si occupano di servizi, rafforza questo approccio di tutela del consumatore, spesso bersagliato da attività commerciali troppo spinte". La prossimità è una peculiarità di Estra, come ha ricordato l’amministratore delegato Nicola Ciolini: "Nel 2024 contiamo il maggior numero di clienti della nostra storia con 920mila clienti ed un ridotto tasso di abbandono. Per aziende come le nostre, che nascono dai territori, è doveroso avere un rapporto di fiducia con i clienti. La concorrenza nei mercati deve essere un’opportunità, ma nel rispetto di regole certe e uguali per tutti". Il confronto tra esperti nella tavola rotonda coordinata da Luigi Caroppo, responsabile della redazione QN La Nazione Prato, ha preso le mosse dai risultati dell’indagine dell’Istituto Piepoli. "I risultati confermano una necessità crescente tra gli italiani di avere con le aziende dialoghi trasparenti, informativi e non invasivi. Nove italiani su dieci hanno ricevuto chiamate per vendite e in maggioranza ne sono usciti con un’opinione negativa. In molti si sono sentiti sotto pressione", ha detto Gigliuto. Francesco Macrì, presidente di Estra, ha evidenziato come "nei mesi scorsi abbiamo assistito al proliferare di un gran numero di agenzie plurimandatarie che hanno posto in essere attività di aggressive e scorrette nei riguardi di utenti troppo spesso disinformati ed esposti a episodi di truffa". Una giungla di "offerte e pseudo-offerte" in cui "il mercato energetico ha perso credibilità e autorevolezza". Per questo motivo, ha aggiunto Macrì "è necessario agire per regolamentare la pratica del teleselling e della contrattazione telefonica, mantenendo la contrattazione digitale o meglio di persona in store per una politica commerciale affidabile, basata su un servizio di prossimità al cliente". Tra gli interventi anche quello di Silvia Bartolini, presidente regionale Codacons Toscana, Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali e Federico Luiso, assistente del presidente di Arera. Quest’ultimo ha parlato della necessità di dotare i consumatori di strumenti operativi per tutelarsi: "Il nostro comparatore online ‘Il Portale Offerte’ consente di effettuare scelte informate su mercati complessi".
Sara Bessi