Estra, dimissioni ad alta tensione. Macrì e Irace convocati da Bugetti

Dopo le dimissioni da dg di Estra e le tensioni con il presidente aretino, la sindaca di Prato alza la voce "È giusto che si giochi a carte scoperte, faccia a faccia". Il 23 ottobre è fissata un nuova assemblea dei soci.

Determinazione ad andare avanti, ma prima c’è da vedere la carte di tutti gli attori in campo per capire chi vuol bluffare o mandare a monte tutto. Perché in gioco c’è una posta alta, altissima: lo sviluppo e la gestione dei servizi pubblici della Toscana (al momento centrale). E allora l’asse dei sindaci tiene la palla in mano e detta nuovamente (e perciò con una certa irritazione per il mancato rispetto) le regole. La sindaca di Prato Ilaria Bugetti guida il patto dei tre Comuni (con lei la sindaca di Firenze Sara Funaro e il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi) che hanno voluto fortemente la nascita della Multiutility.

Dopo il confronto in videocall con i colleghi del ’triumvirato’, Bugetti fa sapere che bisogna andare oltre. Anche oltre l’assemblea dei soci (64 Comuni) delle prossima settimana. “Bisogna fare un incontro per confrontarsi sul presente e sul futuro della Multiutility... Tutti convocati: soci, vertici del cda, partiti politici, amministratori pubblici“ propone a nome di Prato (socio nella holding con oltre il 18 %) e non solo. Basta veti, basta giochi di potere, basta rivalità tra protagonisti della partita (come tra l’ad di Alia Multiutility Alberto Irace e il presidente di Estra Francesco Macrì, anche lui quindi convocato dalla sindaca). “E’ arrivato il momento di alzare l’asticella del dibattito – ha detto Bugetti, ferma e risoluta – Basta con le fughe in avanti. Basta con le dichiarazioni a mezzo stampa di questa o di quell’altra parte seguendo logiche che poco hanno a che fare con l’interesse collettivo“.

L’obiettivo comune “di chi amministra e fa politica in questi territori deve essere altro: tutelare i cittadini garantendo servizi di qualità a tariffe competitive, e salvaguardare le ricadute sui territori della nostra holding“. Perciò “è giusto si giochi a carte scoperte, faccia a faccia“. Stop bluff, stop sparate. “Chi fino a oggi è intervenuto pubblicamente per dire la sua sulla Multiutility, ora lo faccia al tavolo dove sono presenti tutti gli attori in campo. Se ha dubbi chieda spiegazioni. Se ha prospettive diverse le metta in condivisione. Pensare che questa società o peggio, i servizi pubblici, possano essere un giocattolo per soddisfare le ambizioni politiche e la sete di potere non solo è sbagliato, ma è irrispettoso verso i cittadini. Dunque è arrivato il momento di dimostrare senso di responsabilità affrontando a carte scoperte eventuali nodi da sciogliere”. Rigore e risolutezza: Bugetti non le manda a dire e dà le carte. Non è più tempo di giochi di prestigio. Le sue parole arrivano al termine di una giornata movimentata dopo le dimissioni di Irace da direttore generale di Estra in aperto conflitto col presidente Macrì.

“Sono i soci che decidono gli indirizzi sulle alleanze strategiche e di partnership nelle principali società partecipate” hanno detto i sindaci Funaro, Bugetti e Mantellassi. I sindaci dei tre comuni, terminata la video call, hanno ribadito la volontà di operare insieme, e in pieno coordinamento con gli altri comuni soci. In particolare, nell’assemblea di mercoledì 23 sosterranno il proseguimento del percorso della Multiutility, ponendo attenzione su azioni volte all’ingresso di ulteriori comuni toscani in Alia e alla definizione di un piano industriale che sia in grado di sostenere la conversione ecologica e il contenimento delle tariffe. I sindaci vogliono arrivare alla definizione di un piano industriale a misura di territori e non solo della Toscana centrale per realizzare gli investimenti al sostegno della conversione ecologica “garantendo cittadini e imprese“.

Luigi Caroppo