REDAZIONE PRATO

Un evasore seriale a Prato, applicato per la prima volta il codice antimafia. Sequestrati due immobili e una società

L’uomo gestiva una filiera di imprese ‘apri e chiudi’ nel settore tessile. Uno degli immobili ha un valore di un milione di euro

Il provvedimento, emesso dal tribunale misure di prevenzione di Firenze su richiesta della procura di Prato, è stato eseguito dalla guardia di finanza di Prato.

Il provvedimento, emesso dal tribunale misure di prevenzione di Firenze su richiesta della procura di Prato, è stato eseguito dalla guardia di finanza di Prato.

Prato, 11 aprile 2025 – Sequestrati due immobili commerciali e una società a un imprenditore cinese a Prato. L'uomo gestiva una filiera di imprese 'apri e chiudi' nel settore tessile. Uno degli immobili sequestrati ha un valore di un milione di euro. Applicato il Codice antimafia per quello che viene definito dalla procura “un evasore fiscale seriale, socialmente pericoloso”. 

La procura di Prato sottolinea che è la prima volta che in Toscana viene applicata una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di un evasore fiscale.

L'uomo, attivo nel distretto dal 1999 e già coinvolto in un procedimento penale per reati tributari, si sarebbe sottratto al pagamento delle imposte per oltre 3,5 milioni di euro, importo comprensivo di sanzioni e interessi. Il provvedimento, emesso dal tribunale misure di prevenzione di Firenze su richiesta della procura di Prato, è stato eseguito dalla guardia di finanza di Prato.

Secondo quanto spiegato dalla procura, l'uomo, con il supporto di professionisti, ha fittiziamente intestato a dei prestanome la titolarità di almeno sette ditte individuali. I consulenti coinvolti, sfruttando le proprie competenze, avrebbero fornito un contributo decisivo nella costituzione, gestione e chiusura pilotata delle imprese. La redazione di atti, bilanci e dichiarazioni era finalizzata a evitare i controlli e a schermare i movimenti economici reali.

Le indagini patrimoniali successive all'esecuzione delle prime misure cautelari nei confronti dell'uomo e dei familiari, hanno permesso di ricostruire un'incoerenza tra il reddito dichiarato e il patrimonio a sua disposizione, 'costruito' mediante una sistematica evasione delle imposte.

"Il provvedimento adottato rappresenta una risposta concreta e innovativa", spiega la procura di Prato, poiché l'evasore fiscale 'professionale' viene riconosciuto come "un vero e proprio attore di un disegno criminoso, capace di compromettere l'equilibrio del mercato, inquinare la concorrenza, sottrarre risorse pubbliche essenziali e favorire il radicamento di economie parallele".