REDAZIONE PRATO

Ex carabiniere condannato dalla Cassazione

La Cassazione ha respinto il ricorso di Giuliano Rosa, ex brigadiere dell'Arma dei Carabinieri di Prato, confermando la condanna a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per rapina pluriaggravata. I tre esecutori materiali e i due ambulanti sono stati condannati.

La Cassazione ha respinto il ricorso per inammissibilità totale, confermando di fatto la condanna pronunciata in Appello a carico di Giuliano Rosa, 57 anni, ex brigadiere dell’Arma dei carabinieri di Prato. Per lui i giudici della Suprema Corte, dunque, hanno confermato la condanna a quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione per rapina pluriaggravata in concorso. L’uomo era accusato di essere stato uno dei basisti per una banda di campani giunti in città per compiere una rapina nella villa di un imprenditore cinese, a Galciana. Il colpo fu messo a segno il 3 maggio 2019 e fruttò la somma di 11mila euro contro l’ipotetico bottino che avrebbe dovuto attestarsi intorno agli 80-100mila euro. L’altro basista era stato individuato in un collega, l’ex appuntato Ennio Serino di 40 anni che con rito abbreviato era stato condannato a quattro anni e otto mesi. Entrambi i militari sono stati congedati dall’Arma dei carabinieri. Insieme a loro sono stati condannati nel 2021 a quattro anni i tre esecutori materiali della rapina, tutti campani originari di Afragola, che furono i primi a essere rintracciati dai carabinieri del Nucleo Investigativo. Condannati anche i due ambulanti, che fecero da tramite fra i militari e gli esecutori materiali del colpo andato in scena nella casa dell’imprenditore, dove c’erano la moglie incinta e un amico. Le vittime furono minacciate con una pistola (non è mai stato chiarito se fosse vera oppure no). I banditi riuscirono a distruggere una telecamere ma non si accorsero che ce n’era una seconda che riprese tutta la scena.