Prato, 1 dicembre 2024 – È una delle opere più attese in città: uno studentato per gli universitari. Opera auspicata da più parti e mai realmente realizzata nonostante se ne parli a tutti livelli da almeno venti anni. Da quando, nel 2010, il Comune approvò il piano attuativo per la trasformazione in alloggi per studenti dell’ex liceo Copernico. Poi il fallimento della società pistoiese proprietaria dell’immobile a cui hanno fatto seguito anni di silenzio e aste deserte. Ora la svolta, che potrà dare una spinta all’ambizione pratese di diventare città universitaria grazie alla presenza del Pin, da poco diventato Fondazione che con i 1800 studenti ha necessità di servizi, oltre alle due università straniere presenti Monash University e New Haven University in cerca perenne di sistemazioni per i propri alunni. Ma anche la stessa Università di Firenze che con il polo di Novoli dista da Prato una manciata di chilometri, tanto da essersi già fatta avanti per conoscere il progetto che porterà alla rinascita del grande e ormai fatiscente immobile tra via Costantini e via Zarini fino agli anni Novanta sede del liceo Copernico, che successivamente si trasferì nella attuale sede di viale Borgo Valsugana, lasciando libero l’immobile caduto negli anni in degrado.
Finalmente la svolta: il grande edificio è stato acquistato dalla società “Oktò” guidata dagli imprenditori pratesi Bruno Berti e Ovidio Viti, che hanno presentato al Tribunale di Pistoia un concordato fallimentare che è stato accettato. È iniziato quindi l’iter di riqualificazione che nell’arco di un anno dalla partenza effettiva dei lavori, dovrebbe portare alla nascita del primo studentato della città. Una svolta dal punto di vista dei servizi e anche una boccata d’ossigeno per il quartiere alle porte della città, che vedrà uno spazio caduto in degrado totalmente rigenerato. Dopo la riqualificazione di via Roncioni diventata spazio per le griffe della moda, “Oktò” mette a segno un altro importante tassello nello scacchiere immobiliare cittadino.
L’area che sarà oggetto dell’intervento compresa tra via Zarini e via Costantini misura circa 12mila metri quadrati: dalla partenza dei lavori prevista per febbraio, se non ci saranno impedimenti burocratici, si stima circa un anno di tempo per arrivare alla creazione di due edifici, per un totale di novanta alloggi e 200 posti letto per gli studenti oltre a aree comuni e un giardino che collegherà i vari immobili. Il progetto è ambizioso, gli alloggi saranno realizzati con i più alti standard edili, edifici ecosostenibili con materiali come legno e vetri per dare luminosità e creare un ambiente accogliente destinato alle giovani menti del domani.
“Intorno a questo progetto c’è sempre stato molto interesse - spiegano Bruno Berti e Ovidio Viti -. Da anni in città c’è una forte richiesta di posti per gli studenti, è stato quindi naturale optare per questa soluzione prevista dal piano attuativo. Questo progetto potrà dare risposte alle università che da anni chiedono maggiori spazi e servizi”.
Il progetto è stato curato dal geometra Giovanni Mungai mentre la parte strutturale è a cura dell’ingegnere Massimo Bertini. Berti e Viti sono le menti della riqualificazione tanto attesa dopo anni di incertezze, aste deserte e speranze rimaste vane. Adesso che l’acquisto è andato a buon fine mancano alcuni passaggi burocratici e la presentazione in Comune del progetto definitivo. Una volta ottenuto il via libera e il parere favorevole di tutti gli enti le macchine operatrici potranno mettersi definitivamente all’opera.