Ex Creaf, ancora scintille: "No alla casa di comunità"

Fratelli d’Italia boccia la proposta di Giani e presenta un’interrogazione "Edificio simbolo del fallimento Pd. C’è il cambio di destinazione d’uso?".

Ex Creaf, ancora scintille: "No alla casa di comunità"

Ex Creaf, ancora scintille: "No alla casa di comunità"

"L’ex Creaf? Ogni tanto il governatore Giani lo tira fuori dal cilindro per proporre una soluzione alla sua disastrosa gestione della sanità toscana. L’altro giorno ne ha sparata un’altra: l’ex Creaf potrebbe diventare una casa di comunità, ma questo contenitore vuoto è diventato in realtà il monumento all’incapacità del Pd ed è costato almeno 26 milioni di euro". La deputata di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, e il capogruppo in consiglio regionale toscano Francesco Torselli bocciano l’ennesima proposta della Regione per rilanciare l’ex Creaf. Proposta che Giani ha lanciato giovedì mattina al termine della sua visita all’ospedale Santo Stefano.

"Stiamo seguendo da tempo le vicende connesse all’ex Creaf – sottolineano i due esponenti di Fratelli d’Italia – abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo nel marzo del 2023 e si presentava come un capannone abbandonato a se stesso. Il governatore Giani ha detto decine di volte che lì sarebbe sorto il primo ospedale di comunità della Toscana. Peccato che non avesse mai informato la Asl sulle sue intenzioni, tanto che l’azienda non ha mai iniziato le pratiche per cambiare la destinazione d’uso dell’edificio. Siamo di fronte all’ennesimo annuncio del presidente? Questa volta sarà stato fatto, appunto, il necessario cambio di destinazione d’uso? Per avere delle risposte a riguardo, presenteremo una interrogazione in consiglio regionale". La battaglia, ormai lunghissima, si sposta dunque per l’ennesima volta da via Galcianese all’aula del consiglio regionale, senza contare che su ogni nuova struttura sanitaria, oltre che sullo stesso ospedale, grava il problema del personale e delle risorse che non ci sono.

"La proposta di Giani non ci convince considerando le fallimentari esperienze di case di comunità che troviamo nella nostra Regione – insistono La Porta e Torselli – Nella maggioranza dei casi, come a Livorno, Certaldo ed Empoli, sono degli edifici vuoti in cui non vengono erogati servizi. Vuole trasformare l’ex Creaf in un’altra disastrosa casa di comunità? Al governatore non sembra di aver preso sufficientemente in giro i pratesi? Non solo, gli annunci di Giani sono oggi ancora più insostenibili e offensivi se si considera che a causa della sua incapacità nel governare i sevizi sanitari ha dovuto alzare le tasse alla maggioranza dei toscani".