
Extreme Billiards. L’anteprima del film all’Eden
Anteprima con ospiti al cinema Eden domani alle 21 ad ingresso libero. Sul grande schermo "Extreme Billiards – Dal bar allo sport" alla presenza del regista Alessandro Cavazza. Si parla di una specialità del biliardo: le boccette, sport praticato in particolar modo in Emilia Romagna, Liguria, Marche e Toscana. Tutto parte da un libro scritto dallo stesso Cavazza, regista e documentarista bolognese che spesso si è occupato di raccontare il passato. Stavolta invece il punto di partenza è uno spunto autobiografico. "Sono figlio di Gino Cavazza che è stato una autentica star di questo sport consumato sempre nei locali dei bar" ricorda l’autore. "Quel mondo mi ha ricordato addirittura alcune sequenze del film Amici miei di Mario Monicelli, tant’è il funerale di mio padre ha finito per assomigliare al funerale del Perozzi. Tutta la sala piangeva e rideva perché questo era il mondo del biliardo, questo era il mondo di mio padre". In attesa di presentare il film alla quarantesima edizione del festival Sport Movie e tv di Milano a cui è candidato, Alessandro Cavazza passa da Prato per ricordare attraverso il suo documentario gli anni d’oro delle boccette, dagli anni ’70 agli ’90, attraverso una serie di "scuole", quella genovese, quella bolognese ad altre che hanno lasciato una impronta indelebile nella storia di questo sport.
"Nel documentario ho dato voce ai protagonisti di questo sport ancora molto popolare in Emilia Romagna – dice Cavazza –. In Toscana ricordo un un campione che si chiamava Maccioni, soprannominato Pitture,e lo Scuro ovvero Marcello Lotti che è stato un assoluto campione anche se di stecca, come abbiamo visto nei film di Francesco Nuti, anche lui ottimo giocatore. Ricordo da ragazzino di averlo visto a Bologna durante un campionato: era un piacere vederlo giocare". Certo i giovani non sono più molto attratti da questo sport, ma tutto quel mondo un po’ "fumoso", pieno di aneddoti ricordi, memorie e atmosfere vintage, è la vera essenza del documentario che vedremo domani sera all’Eden. Un atto d’amore nei confronti di un padre campione e di uno sport che speriamo possa tornare ai fasti di un tempo.
Federico Berti