Fra chi certamente si è messo in luce in questo primo scorcio di campionato con indosso la maglia del Prato è Gian Marco Fantoni. Arrivato in estate dopo l’annata passata alla Nocerina nel girone G di serie D (19 partite da titolare in campionato, 13 delle quali senza incassare gol), l’estremo difensore originario di Bagno a Ripoli, cresciuto calcisticamente nell’Empoli, è stato spesso fra i migliori dei suoi, nonostante i 13 gol subiti nelle prime 10 giornate. "Sto solo facendo il mio lavoro: più pericoli riesco a sventare, più contribuisco ai successi della squadra, che sono la cosa più importante - le parole del classe 2004 - Per il resto, penso solo a continuare ad allenarmi forte, come del resto anche i miei compagni". Dopo la sconfitta patita a Forlì, la prima da quando sulla panchina dei biancazzurri siede Marco Mariotti, i lanieri si sono rimessi subito in moto per preparare la gara di domenica allo stadio Lungobisenzio contro lo United Riccione. Dando un’occhiata alla classifica, si tratta di un vero e proprio scontro diretto, dato che entrambe sono in zona playout, separate da appena tre punti. "Non sarà una partita banale, visto il momento. E poi non ci sono gare scontate in questo girone così equilibrato: tanto è vero che ogni domenica possono verificarsi dei risultati a sorpresa - sottolinea Fantoni - Lo United Riccione arriva dalla sconfitta interna con il Tuttocuoio. Il risultato è bugiardo, perché i nostri prossimi avversari hanno avuto tante occasioni da gol, ma non sono riusciti a sfruttarle. Peraltro, possono contare su un attaccante del calibro di Jerry Mbakogu, che non ha bisogno di presentazioni. Non ci potremo permettere di sottovalutare questo appuntamento". Anche perché c’è grande voglia di riscatto dopo il passo falso di Forlì. "E’ stato un match con pochissimi episodi e purtroppo abbiamo pagato l’unico tiro in porta subito. Il mister comunque ci ha fatto i complimenti per la prestazione. Da quando è arrivato, ha riportato entusiasmo in spogliatoio. Primo posto? Adesso non possiamo pensarci. Il campionato è ancora lungo però e bisogna concentrarsi ogni volta sulla partita che ci attende".
Francesco Bocchini