REDAZIONE PRATO

"Fateci aprire il museo dei vigili del fuoco"

Il gruppo storico ha un patrimonio eccezionale: "Vogliamo organizzare visite guidate per le scuole, ma ci serve una nuova sede"

Giubbotti tecnici di fine ‘800, bandiere del Corpo del 1908, fotografie della caserma di quando si trovava in centro in via Convenevole, residuati bellici e mezzi di soccorso risalenti al periodo della seconda guerra mondiale. E’ uno dei patrimoni più vasti e importanti d’Italia quello conservato in un capannone di via Boni dal gruppo storico dei vigili del fuoco di Prato. Pezzi da collezione che però non possono essere messi a disposizione della comunità e soprattutto delle scuole per la mancanza di spazi adeguati a trasformare il capannone in un vero e proprio museo storico dei vigili del fuoco. Da qui l’appello alla città da parte dei volontari dell’associazione per aiutare il gruppo a coronare il proprio sogno.

"Vorremmo poter organizzare visite guidate per le scuole in totale sicurezza – spiega Enrico Cavicchi – Abbiamo talmente tanto materiale dal valore inestimabile che potremmo da soli riempire un intero museo. Parlo di fotografie, documenti, divise, estintori. C’è anche un mezzo dei pompieri di Prato risalente al 1931. La nostra è una realtà che vorremmo aprire alla cittadinanza".

Le strade per il gruppo sono due: riqualificare il capannone di via Boni con l’assenso dei proprietari, oppure cercare una nuova casa in uno spazio di almeno mille metri quadrati (da prendere in affitto gratuito). In entrambi i casi comunque servirebbe un contributo da parte della città per sostenere le spese di ristrutturazione e di allestimento degli spazi museali.

"Il nostro è uno dei gruppi storici più importanti d’Italia – prosegue Cavicchi – La prima manifestazione risale al 31 maggio 1987. Poi negli anni siamo stati a esporre in alcune delle piazze più importanti d’Italia: su tutte Venezia e Roma. Adesso, però, vorremmo vedere valorizzato il nostro patrimonio storico anche a Prato, facendolo conoscere a tutte le generazioni di pratesi". A sostenere la causa del gruppo storico dei vigili del fuoco c’è anche la politica. L’assessore al patrimonio, Lorenzo Marchi conferma l’interesse da parte del Comune "a creare un collegamento fra associazione e scuole".

"In questo capannone ci sono oggetti unici – dice – Metterli in mostra soprattutto alle nuove generazioni rappresenterebbe un valore aggiunto per tutti. Noi siamo disponibili ad ascoltare ogni tipo di soluzione progettuale". Schierato a favore dell’idea di allestire un museo storico dei vigili del fuoco c’è pure l’ex presidente della circoscrizione ovest, Giovanni Mosca: "E’ giusto che le istituzioni stiano al fianco di questa associazione – sottolinea – E sono sicuro che anche questa volta la sensibilità della città non verrà meno per sostenere il progetto del gruppo storico dei vigili del fuoco".

Stefano De Biase