
Da sinistra Laura Gualtieri, Antonella Stefanacci, Monica Mati, Federico Gualtieri e Alessandra Costagli foto Attalmi
La parità di genere è da sempre nel dna di Filpucci, senza bisogno di standard di sostenibilità aziendale da soddisfare. E il genio femminile è cresciuto insieme ad una delle eccellenze del tessile pratese, tanto che tre dipendenti da 40 anni in azienda, saranno designate Maestre del lavoro il primo Maggio in Palazzo Vecchio, a Firenze. Sono Antonella Stefanacci, Monica Mati e Alessandra Costagli, approdate giovanissime in Filpucci che considerano "una famiglia, casa" e dove si sono distinte per "eccellenti meriti di perizia, laboriosità e condotta morale", come recita la motivazione del premio. Ascoltare le loro esperienze, che hanno inizio tra il 1982 ed il 1984, non ha niente di nostalgico, anzi la realtà lavorativa in cui proiettano è attuale, fresca, brillante e ricca di umanità. "Come siamo riuscite a lavorare per oltre 40 anni nella stessa ditta? Abbiamo sempre avuto tanta autonomia, ci è stato dato spazio e ci siamo impegnate – dicono all’unisono – I nostri ruoli ce li siamo meritati. Questa onorificenza per noi è una grande emozione". La prima a varcare la soglia dell’azienda fondata da Leandro Gualtieri e oggi guidata con lo sguardo tra innovazione e tradizione dal figlio Federico affiancato dalla sorella Laura, è stata Antonella Costagli nel 1982 a 19 anni: "Federico aveva due anni e Laura è nata in quell’anno. Il mio colloquio è durato solo 5 minuti perché c’erano i Mondiali di calcio, ma poi è stato un percorso motivante". Per lei che si occupa di commerciale estero, la prima fiera è stata Barcellona, poi ha seguito il mercato americano, l’Oriente e l’Australia. "Mi sono sempre sentita nel posto giusto per l’autonomia concessa nel lavoro. Ho potuto conciliare soddisfazioni lavorative e familiari – dice Alessandra che abita a Calenzano – Con Federico presidente dal 2017 si è creata una bella sinergia: lui mette idee innovative, io la mia esperienza". Nel 1983 è stato il turno di Monica Mati, che lavora nel dipartimento amministrativo. Monica è arrivata a Filpucci nel 1983 a 21 anni, dopo una prima esperienza formativa post diploma in ragioneria. "Qui sono cresciuta e ho avuto l’opportunità di dimostrare ciò che sapevo fare e che potevo fare anche di più – dice Monica, pratese – Ho seguito i legali, la parte assicurazione crediti. Ho avuto la fortuna di avere buoni collaboratori esterni: presentarsi come ’Monica di Filpucci’ è segno di serietà e qualità". Antonella Stefanacci di Montespertoli è in azienda dal 1984 e da sempre è stata nella segreteria di presidenza, seguendo prima Leandro e poi Federico Gualtieri. "Quando sono arrivata l’azienda esplodeva di vitalità, tutti eravamo pronti a fare tutto, c’è sempre stato un forte senso di gruppo: si era felici. Ed è sempre stato così in tutti questi anni. Stando accanto al presidente Leandro Gualtieri ho vissuto come 30 vite, perché ogni mattina arrivava con progetti nuovi – racconta – E non solo nell’ambito tessile, ma anche in altri settori". "Un riconoscimento meritato per queste tre donne che hanno dato un importante contributo e ci hanno reso orgogliosi. Alessandra, Monica, Antonella rappresentano la nostra memoria storica: in tre fanno oltre 120 anni – dice con accento confidenziale e scherzoso il presidente Gualtieri – , hanno seguito l’evoluzione di Filpucci, che anche grazie all’impegno dei propri dipendenti e delle proprie dipendenti, è riuscita ad affrontare sfide sempre nuove. Per il nostro lavoro quotidiano le competenze sono fondamentali, insieme alla capacità di condividere un percorso in un clima aziendale sereno".
Adesso per Filpucci si apre un’altra importante sfida: quella di realizzare un turn over all’altezza delle performance garantite fino ad oggi.
Sara Bessi