Letture sì o no in parchi e giardini con bambini piccoli? Il caso della maestra dell’infanzia Francesca Sivieri ha riacceso il dibattito sulla didattica in presenza e a distanza. Claudio Gaudio, segretario generale del settore scuola della Cisl di Firenze e Prato, ha sollevato perplessità sul metodo, perché secondo lui si potrebbe pensare che le altre maestre siano meno volenterose. Sivieri ha deciso così di non pubblicizzare più, tramite social, le sue letture: "Sono dispiaciuta – dice – di quanto ho letto. Sono stata però inondata anche da tanto affetto: proseguirò con chi mi conosce. E’ una mia iniziativa, puro volontariato e sono contenta che alcune colleghe abbiano seguito il mio esempio: un piccolo seme è stato messo ed è spuntato in mezzo al cemento con tutta la sua forza".
Sivieri la scorsa settimana ha tenuto letture di un’ora nel giardino pubblico di viale Galilei e di via Marradi: i bambini seduti sulle coperte ad ascoltare, i genitori in disparte, nessun assembramento ma tutti alle debite distanze.
"Non c’è alcuna accusa di disobbedienza nei confronti della maestra – dice Claudio Gaudio – perché la sua è una iniziativa personale. Il concetto è che le attività in presenza sono sospese e non si possono fare, non sono contemplate nei decreti. E’ la stessa risposta che potrei dare a chi chiede l’utilizzo dei cinema, delle sale consiliari per far ripartire le lezioni. Se nell’opinione pubblica passa il concetto che si può fare lezione all’aperto, tutti si sentiranno legittimati a farle. E chi non le può fare? Magari perché la maestra 60enne non può sedere accovacciata sul prato? La didattica a distanza, è chiaro, non può funzionare per tutte le classi. Qui però c’è un problema a livello nazionale che riguarda il mondo della scuola e non abbiamo risposte per la ripartenza a settembre: con quali organici? In quali condizioni?". Le letture di Francesca Sivieri sono attività ludiche, non lezioni e sono state gradite dagli alunni, reduci da due mesi e mezzo di isolamento.
Gaudio solleva questioni condivise dai colleghi dei sindacati, che però non criticano Sivieri: "L’iniziativa della maestra – commenta Filomena Di Santo, responsabile del settore scuola della Cgil Prato – è stata di tipo personale, si è svolta in un parco pubblico, alla presenza dei genitori quindi non possiamo criticarla. Il lockdown era finito, è stata l’occasione per far trascorrere del tempo ai bambini all’aria aperta. La questione seria è settembre: come si riparte? Ci sono da sistemare gli organici dei docenti ma anche quelli del personale Ata. E gli spazi delle classi?". I sindacati chiedono un impegno su questo fronte ai sindaci: "Biffoni – conclude Gaudio – scrive al ministro Azzolina per la riapertura delle scuole a giugno, Nardella chiede di rientrare l’ultimo giorno per la festa di fine anno, ma il problema è settembre".
M. Serena Quercioli