REDAZIONE PRATO

Coppia che crede di essere posseduta dal demonio. Don Nedo: "Il rito non ha avuto alcun effetto. Ho capito che erano casi psichiatrici"

Continue richieste ai prelati per essere aiutati ad affrontare "quelle oscure presenze"

Soccorsi (foto repertorio)

Prato, 4 agosto 2014 - SI ERANO rivolti alla parrocchia della zona dove abitano, Coiano, per trovare conforto spirituale e una soluzione ai problemi di presenze demoniache che sentivano nella loro abitazione. La famiglia albanese al centro della vicenda si era dunque rivolta martedì al parroco di Coiano, don Nedo Mannucci. Non certo l’ultimo arrivato, anzi; uno dei sacerdoti più conosciuti di Prato, già rettore del seminario, uomo esperto. Martedì don Nedo ha ricevuto la coppia di genitori in parrocchia e li ha ascoltati a lungo; hanno raccontato delle «oscure presenze» che avvertivano in casa e che loro riconducevano al maligno. Il parroco ha compreso che si trattava per lo più di farneticazioni, ma li ha ascoltati e rassicurati.

IL GIORNO dopo però, mercoledì, la coppia è tornata alla carica e il parroco ha deciso di accompagnarla a casa per vedere di cosa parlavano; ha dato una benedizione e sperava che la faccenda fosse chiusa lì. Niente da fare: giovedì si sono ripresentati, disperati e sconvolti. E’ stato in quel momento che monsignor Mannucci ha sentito la necessità di coinvolgere l’esorcista della Diocesi, don Guglielmo Pozzi, parroco di San Paolo a Stagnana. L’altro esorcista, padre Stefano Bertolini, è infatti fuori città. I due sacerdoti sono andati all’abitazione della coppia, senza trovarla perché loro nel frattempo si erano a loro volta diretti verso la parrocchia. Lì si sono incontrati e insieme hanno fatto ritorno nella casa del mistero.

PER FARE l’esorcista bisogna avere un gran distacco. Don Pozzi ce l’ha: prete di poche parole, che in vita sua di casi disperati ne ha visti tanti, alla fine ha deciso di praticare un esorcismo alle persone e agli ambienti. «L’esorcismo — dice don Pozzi — non ha sortito alcun effetto e dunque si trattava, come avevo intuito fin dall’inizio, di un caso psichiatrico. Come del resto capita la maggior parte delle volte che qualcuno si dice alle prese con presenze sataniche».

LA STORIA si è arricchita di un altro capitolo il giorno dopo, venerdì. Infatti la coppia ha lasciato in pace don Nedo, ma è andata in Duomo a cercare don Pozzi, sapendo che spesso si trova in cattedrale. Il prete ha ripetuto l’esorcismo, probabilmente più che altro per cercare di tranquillizzare i due, ma anche il sabato sono tornati alla carica. Poi i sacerdoti hanno perso le tracce della vicenda fino a quando i carabinieri hanno contattato il parroco perché dai racconti della famiglia albanese erano emersi i contatti avuti in quei giorni. Il prete voleva anche andare a far visita in ospedale, ma i medici non hanno consentito visite.

 

Intanto è stata dimessa dall'ospedale una delle figlie della famiglia che si crede "posseduta dal demonio" . La giovane e' stata affidata ad alcuni parenti. Restano ancora ricoverati una sorella ed il fratello minore, di 15 anni, che si era presentato al pronto soccorso con ustioni sulle braccia. Ancora in trattamento sanitario obbligatorio padre e madre.