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I soccorritori in via Cava dopo l’incidente Foto Attalmi
E’ entrato nella cabina elettrica in via Cava ed è rimasto folgorato. Dramma ieri pomeriggio intorno alle 17 quando migliaia di residenti sono rimasti al buio per quello che, inizialmente, poteva sembra un black out elettrico. In realtà, in molti si sono accorti di quello che stava accadendo perché hanno sentito l’odore acre, come di carne bruciata, e le urla strazianti provenire dalla cabina dell’Enel all’altezza del civico 67.
E’ stato dato subito l’allarme ai vigili del fuoco che sono arrivati in pochi minuti dalla vicina caserma di via Paronese. La scena che i soccorritori si sono trovati davanti è stata agghiacciante: un uomo, straniero sui 40 anni, era all’interno della cabina elettrica dove si era intrufolato, forse, per rubare i fili di rame, e aveva delle gravi ferite. Gli stessi vigili del fuoco sono rimasti scioccati a causa del cattivo odore e dello stato in cui era ridotto l’uomo che continuava a gridare in maniera straziante a causa del dolore. In via Cava è arrivata un’ambulanza del 118 ed è stato allertato l’elicottero Pegaso.
I vigili del fuoco hanno messo in salvo il ferito riuscendo a toglierlo dai cavi dell’alta tensione dopo aver sfondato la porta del casotto che dà sulla strada. A quel punto i sanitari gli hanno prestato le prime cure. Poi è stato portato alla caserma da dove è stato messo sull’elisoccorso e trasferito a Cisanello a Pisa al centro grandi ustionati. Le sue condizioni sono gravissime.
In via Cava sono arrivate la polizia e la Scientifica per i rilievi. La cabina elettrica è stata messa sotto sequestro in attesa che le indagini facciano chiarezza su quanto accaduto.
Nel frattempo tutta la zona intorno a via Cava è rimasta al buio. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Enel con una power station esterna, un gruppo elettrogeno di grandi dimensioni, per cercare di riportare la corrente elettrica nelle case. In tutto sono un migliaio le persone rimaste senza luce per gran parte della serata.
La cabina dell’Enel si trova a metà fra la strada e un piazzale privato dove affacciano diverse ditte. Secondo una prima ricostruzione, lo straniero si sarebbe intrufolato al suo interno per rubare il rame dalla parte del piazzale in modo da non dare nell’occhio. Avrebbe tolto due bulloni di sicurezza – la cabina è protetta proprio per evitare che qualcuno ci entri dentro – e avrebbe provato a piegare le sbarre di protezione restando folgorato. Da quelle sbarre, spiegano da Enel, passano circa 15.000 volt. Si tratta di una cabina di trasformazione elettrica attraverso cui la corrente viene distribuita nella case.
"E’ stato terribile – dice una residente che stava passando da via Cava nel momento in cui i vigili del fuoco hanno soccorso lo straniero – L’odore acre di carne bruciata si è diffuso nell’aria che era irrespirabile. E poi si udivano le grida strazianti".
"Le luci nella case hanno iniziato a sfarfallare come quando manca tensione – racconta un’altra residente – poi è andata via la corrente. Mi sono affacciata alla finestra e ho sentito il cattivo odore".
Qualcuno ha pensato che lo straniero fosse entrato nella cabina per tentare di riparare un guasto, particolare che è stato poi smentito.
La polizia sta seguendo le indagini per capire che cosa è successo, mentre i tecnici hanno lavorato a lungo per riportare la luce nella zona.
Laura Natoli