
Follia in declassata Sdraiati sopra l’auto si fanno trasportare Bravata per la maturità
"Volevamo solo festeggiare la fine dell’esame di Maturità. Non abbiamo fatto nessuna challenge sui social". Lo ha ammesso candidamente, dopo aver provato a negare, di fronte agli agenti della polizia municipale che lo hanno convocato insieme ai genitori al comando di piazza Macelli. Alla guida dell’auto che martedì pomeriggio scorrazzava in declassata e su viale della Repubblica trasportando sul tettuccio un amico, c’era un ragazzo di 20 anni, pratese e neopatentato. "Non so chi ci ha ripreso nel video, non eravamo d’accordo con nessuno. E’ stata una cosa estemporanea dopo la fine dell’esame". Altro che Maturità, l’asilo infantile.
Ma riavvolgiamo il nastro per capire che cosa è successo martedì pomeriggio fra viale Montegrappa, viale della Repubblica e viale Leonardo da Vinci. Alcuni automobilisti hanno visto un’auto, una Renault Clio bianca, che viaggiava trasportando sul tettuccio un "passeggero". Il giovane era attaccato ai finestrini, lasciati aperti per consentire di reggersi, mentre l’auto girovagava senza meta in mezzo al traffico del pomeriggio. La "bravata" dei tre neo "maturati" è stata ripresa dal conducente di un’auto di passaggio che li ha seguiti per un breve tratto in declassata, all’altezza di Pratilia. Il video è stato postato sui social e ben presto ha fatto il giro del web.
Le immagini sono schizzate di sito in sito fino ad arrivare al comando di piazza Macelli dove il comandante, Marco Maccioni, ha ordinato subito di eseguire le ricerche per rintracciare i tre folli. In poche ore gli agenti sono risaliti al proprietario della macchina che è stato contattato mercoledì. A rispondere al telefono sono stati i genitori del ventenne che era alla guida della Clio. Appreso quello che era successo, hanno spiegato che il figlio non era a Prato e che lo avrebbero informato. Ieri mattina il ventenne, accompagnato da mamma e papà, si è presentato al comando. Ed è stato subito interrogato.
Dopo una iniziale resistenza e il goffo tentativo di negare la stupidaggine fatta, il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità spiegando di averlo fatto solo per "festeggiare" la fine dell’esame di Stato. "Nessuna challenge", ha giurato. La preoccupazione, infatti, era proprio quella: che girasse sui social l’ennesima stupida sfida, una changeller come la chiamano ora che potesse mettere a rischio altre persone. D’altronde la ferita per quanto successo a Roma è ancora aperta: lo youtuber che ha lanciato un’auto di grossa cilindrata a tutta velocità per ’una sfida’ social e che ha travolto una Smart uccidendo un bimbo di cinque anni. Nulla di tutto ciò. E per fortuna, in questo caso, nessuno si è fatto male. Sarebbe bastata una distrazione in più perché l’episodio potesse avere conseguenze ben peggiori.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia municipale, i tre sono partiti da viale Montegrappa. Il ventenne proprietario dell’auto era alla guida. Uno degli amici è salito sul tetto della macchina e si è fatto trasportare. La vettura fa fatto due volte il giro della rotonda di via Catani. Poi ha percorso viale della Repubblica fino ad arrivare in declassata. Qui i due passeggeri si sono dati il cambio. Uno è risalito in auto, l’altro si è aggrappato sul tetto. E così il giro è ripreso continuando su viale Leonardo da Vinci in mezzo al traffico e alle macchine. Qualcuno ha girato un video riprendendo il giovane appeso alla vettura, senza scarpe, che spenzolava dalla macchina, con il compagno che dall’interno lo aiutava a tenersi per non cadere.
Un tour panoramico da brividi (per usare parole più colorite), in uno dei punti più trafficati e pericolosi delle strade cittadine che sarebbe potuto costare caro non solo ai tre occupanti ma anche a chi ha avuto lo sfortuna di imbattersi in loro. Il conducente ieri ha fatto i nomi dei due compagni "appesi". Siamo sicuri che si meritino la ’Maturità’?
Laura Natoli