La realizzazione della casa della salute di Poggio a Caiano è più vicina. La Regione Toscana e l’Asl Toscana Centro hanno compiuto un notevole passo avanti con la presentazione del piano finanziario da 170 milioni. Venti milioni del finanziamento totale ricadranno sulla sanità pratese e, in particolare, a beneficio del progetto che vedrà sorgere a Poggio a Caiano un nuovo distretto, potenziando quello attuale con un edificio ampliato e nuovi servizi. Il piano è stato presentato direttamente dal presidente Eugenio Giani, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Bezzini e del dg dell’Asl Paolo Morello, dettagliando le varie zone beneficiare dei fondi. "Portare a Poggio - dice il sindaco Francesco Puggelli - una casa della salute in grado di raccogliere sotto un unico tetto tutti i servizi sociosanitari, estendendo gli orari di apertura e potenziando anche la specialistica ambulatoriale, è un impegno che puntiamo a concretizzare in questi anni di mandato a beneficio del territorio. Pertanto siamo soddisfatti di questo passo in avanti fatto dalla Regione e dalla Asl". Il sindaco ricorda che le due manifestazioni di interesse fatte in questi anni per accogliere sul territorio la casa della salute non hanno avuto esito: "Per questo – aggiunge – è venuta naturale la scelta di investire su ciò che già esiste potenziando l’attuale sede del distretto con l’obiettivo di renderla un polo sanitario completamente nuovo e più moderno e adatto all’assistenza territoriale. La ristrutturazione e l’ampliamento dell’attuale distretto, renderà il nostro polo sanitario strategico per Poggio e per i comuni circostanti, compresa la zona sud di Prato. Questo investimento è ancora più significativo alla luce della pandemia che stiamo vivendo e che ha dimostrato quanto i servizi sanitari territoriali di prossimità siano fondamentali per la salute dei cittadini".
Soddisfatta anche l’assessore alla sanità Maria Teresa Federico: "Questo progetto permetterà di avere vicino casa tanti servizi sanitari importanti, dal punto prelievi, alla vaccinazione, al consultorio, alla specialistica ambulatoriale, insieme ad altre azioni che abbiamo intrapreso in collaborazione con la Asl, come ad esempio l’istituzione dell’infermiere di famiglia a supporto della medicina di base".
M. Serena Quercioli