Formazione professionale su misura: "Creato un modello da esportare"

FormArt, Gi Group e Mita hanno definito un progetto per rispondere alle esigenze delle aziende. Confartigianato: "Promuovere corsi su figure necessarie alle imprese è la grande intuizione".

Formazione professionale su misura: "Creato un modello da esportare"

Formazione professionale su misura: "Creato un modello da esportare"

Prato non è nuova in fatto di inventiva. Anticipare i tempi, sapersi reinventare è nel dna della città che anche questa volta non ha tradito le aspettative. Da qualche anno è inizia l’emergenza legata al ricambio generazionale per il distretto sempre più vecchio: da qui l’idea di creare corsi di formazione tarati sulle esigenze delle imprese.

Chiedere alle aziende le figure che servono e formare al lavoro sul campo. È questa la forza del progetto nato dalla collaborazione tra FormArti, agenzia formativa di Confartigianato Imprese Prato, accreditata dalla Regione Gi Group, società di Gi Group Holding – la prima multinazionale italiana del lavoro – e Mita Academy. I risultati parlano da soli: da maggio ad oggi dieci figure professionali con qualifiche specifiche sono già state formate e sei di queste sono già a lavoro con un contratto in tasca. Una sistema tanto virtuoso che Confartigianato sta pensando di esportare anche al di fuori dei confini della provincia per formare manopera spendibile subito nel mondo del lavoro.

La bontà del progetto ha fatto sì che Mita, l’Istituto tecnologico superiore professionalizzante della Toscana investisse oltre 1,5 milioni di euro per dotare il Buzzi – la scuola di riferimento per eccellenza del settore tessile – di macchinari di ultima generazione utili a garantire una formazione reale e non datata nel tempo: "Abbiamo costruito un progetto che unisce istituzioni e stakeholder del territorio per rispondere concretamente alle richieste del mercato del lavoro, abbiamo creato un modello esportabile di relazione tra attori diversi che hanno la stessa missione", commenta Davide Majone, direttore di Confartigianato.

"Creiamo con questi corsi una formazione di qualità tarata sul fabbisogno delle aziende", aggiunge Antonella Vitiello presidente Mita. Un corso pilota che rappresenta quindi solo il primo passo verso un nuovo modo di gestire e promuovere la formazione professionale: FormArti è già impegnata nella progettazione di nuovi corsi che nasceranno dall’ascolto del mondo produttivo. "La scelta di formare addetti per la maglieria è stata una necessità arrivata proprio dalle imprese che abbiamo ascoltato prima di inaugurare il corso – spiega Isabella Becheri di Gi Group –. Anche la selezione dei partecipanti, persone motivate e con interessa è stata determinante per la buona riuscita".

Silvia Bini