REDAZIONE PRATO

Frankenstein Junior, il grande ritorno di un indimenticabile capolavoro

In versione restaurata il super classico dell’horror e della comicità di Mel Brooks. Con un cast strepitoso.

Tre serate evento per il ritorno sul grande schermo di uno dei film più divertenti e osannati nella storia del cinema: Frankenstein Junior che sarà a Il Garibaldi lunedì (18 e 20.15), martedì 28 (16.30 e 20.30) e mercoledì 1° marzo (16.30, 18.30, 20.30) e al cinema Pecci il 1° marzo (17.15, 19.15 e 21.15). Il capolavoro diretto da Mel Brooks nel 1974 sta per compiere mezzo secolo di vita, ma ogni occasione è buona per rivederlo al cinema, stavolta con una copia in versione restaurata e digitalizzata, distribuita da Nexo Digital. Un film senza tempo, che ha divertito intere generazioni, un successo che non è mai venuto meno nel corso degli anni con una seconda vita grazie all’home video, con migliaia di fans in tutto il mondo capaci di ripetere all’infinito le tante battute contenute nel film. Un marchingegno perfetto di comicità dove tutto ha funzionato, a partire dai tanti grandi attori di un cast indimenticabile. Primo fra tutti uno straordinario Gene Wilder nel ruolo del dottor Frederick von Frankenstein nipote (sul malgrado) del più famoso dottor Victor von Frankenstein. Proprio per dimenticare la parentela ingombrante, cambierà persino la pronuncia del cognome. Wilder fu anche l’ideatore del soggetto e della sceneggiatura insieme allo stesso Mel Brooks. La fonte di ispirazione non poteva che essere il celebre romanzo scritto da Mary Shelley.

Ma come dimenticare gli altri personaggi? La "creatura mostruosa" interpretata da Peter Boyle, l’altrettanto mostruoso Igor a cui dà volto (e occhi) l’indimenticabile Marty Feldman, la bella Teri Garr è Inga mentre la mitica Frau Blucher è interpretata da una grande attrice, Cloris Leachman. Fa capolino in un piccolo ruolo, una delle leggende di Hollywood, Gene Hackman. Tutti incredibilmente bravi. Oltre le interpretazioni, va lodato il doppiaggio del talentuoso Oreste Lionello che da la voce a Gene Wilderdottor Frankenstein. Girato in un perfetto bianco e nero per accentuare alcune atmosfere horror che inevitabilmente finiscono per essere comiche, il film fu il più grande successo commerciale del ’75, consacrando definitivamente un genio della comicità come Mel Brooks. "Lupo ululà, castello ululì", "Si-può-fare!", "Potrebbe essere peggio… potrebbe piovere". Sono solo alcune delle frasi del film che i fans ancora oggi ricordano e che nei prossimi giorni potremo riascoltare.

Federico Berti