Prato, 10 gennaio 2024 – Una maxi frode fiscale nel settore del pronto moda, con l’utilizzo e l’emissione di fatture false per operazioni in realtà inesistenti dal valore complessivo di 60 milioni di euro. L’operazione, effettuata a Prato, coinvolge sia ditte che soggetti individuali. In totale si parla di Iva evasa per 10 milioni di euro.
Sono 21 le persone denunciate a vario titolo per reati di false fatturazioni, omessa e infedele dichiarazione dei redditi e ai fini Iva, a sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. L'attività della Guardia di Finanza ha puntato a disarticolare le filiere di imprese intestate a prestanome, cercando di trovare quelle ‘apri e chiudi’, che vengono fatte vivere nel giro di poco tempo per praticare ‘costante evasione d'imposta’.
I finanzieri hanno verificato 21 imprese dell'abbigliamento, collegate tra loro in un complesso sistema di frode fiscale. Si sono svolti accertamenti bancari, sono stati analizzati i fatturati e sono state scoperte otto ditte individuali senza strutture aziendali tali da giustificare i volumi fatturati; queste erano intestate a ‘prestanome’ ed esistevano solo per fare fatture false e portare all'estero ingenti disponibilità finanziarie. Le fiamme gialle inoltre hanno segnalato alla procura le 13 imprese che usavano le fatture false emesse dalle altre.