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Furpile, tregua nella lite tra soci Ora Cavicchi ritira la causa civile

Procedimento davanti al Tribunale di Prato per cancellare la ‘International’ dal registro delle imprese. Una richiesta alla quale la famiglia Nistri si è sempre opposta. La novità a pochi giorni dalla sentenza

Le storia delle grandi famiglie finisce (spesso) in tribunale. E questo caso non fa eccezione. Nistri contro Cavicchi. Due nomi che hanno contribuito a scrivere la storia tessile di Prato e che ancora oggi rappresentano una della maggiori galassie del distretto. È iniziato tutto nel 1973, anno in cui i due anziani patron Carlo Albero Nistri, 80 anni e Piero Cavicchi, oggi quasi novantenne, decisero di fondare la Furpile International per vendere tessuti a pelo. Una intesa che ha portato alla nascita di numerose attività collaterali e alla creazione di posti di lavoro, anticipando il concetto di aggregazione al quale si punta oggi .

Da allora, da quel lontano 1973, quando frugandosi tasca i due imprenditori dettero impulso all’attività, di tempo ne è passato. E anche la storia ha preso una piega diversa: quella del Tribunale civile dove Andrea Cavicchi, erede delle quote di partecipazione di Furpile Internetional sas, ha deciso di portare un faldone lungo 50 anni per mettere in liquidazione e cancellare dal registro delle imprese la società Furpile International. Fu un terremoto. Oggi però, a poco più di un anno da quella decisione, arriva il contrordine. Andrea Cavicchi, erede dell’impero Furpile, ha deciso di ritirare la causa pochi giorni prima della sentenza. Alla base della decisione non si può sapere cosa ci sia. Un ripensamento, il padre che ha chiesto al figlio di fare un passo indietro, l’idea che sarebbe stato solo un danno di immagine per tutte le attività collaterali e ancora oggi molto fiorenti. O semplicemente la scelta di non voler più affrontare una causa civile, fatto sta che il procedimento è stato ritirato e che Furpile International non verrà cancellata dal registro delle imprese. Un risultato arrivato non senza dolore: nei mesi passati sono state celebrate diverse udienze, sono state scritte oltre 250 pagine di memorie e difese, con un lavoro certosino di ricerca che ha setacciato gli ultimi 50 anni dell’azienda.

Una difesa costruita dalla famiglia Nistri che si è opposta fin da subito all’idea di Andrea Cavicchi. A preoccupare il fondatore Carlo Alberto Nistri erano le conseguenze, che secondo la sua posizione di difesa, avrebbe portato la cancellazione dal registro delle imprese dalla Furpile Internetional sas. Questo infatti avrebbe comportato la messa in liquidazione della stessa società e delle altre società collegate del gruppo, la Furpile moda spa e la Furpile Idea spa con un esborso di soldi importante (si parla di 10 milioni di euro) e la conseguente chiusura delle imprese. Un probabile danno di immagine per due nomi storici del distretto e di certo una fine ingloriosa per due pilastri del tessile pratese.

Si.Bi.