Non c’è pace davvero in centro città, appena fuori le mura e pure nei quartieri oltre il ponte al Mercatale. I malintenzionati sono sempre pronti ad entrare in azione, specialmente nella fascia oraria serale, dall’imbrunire in poi, come è ben noto anche alle forze dell’ordine. E non si fanno, a quanto pare, alcuno scrupolo se ci siano o meno i proprietari in casa quando decidono di mettere a segno un colpo. Un episodio simile, accaduto qualche giorno fa, si è consumato in una palazzina di via Amendola, la strada alla quale si può accedere anche attraversando la passerella sul Bisenzio da porta al Serraglio e che si trova dalla parte della Pietà.
In questo caso è entrato in gioco un ladro acrobata che, con ogni probabilità, ha agito da solo o con al massimo un ’palo’ che lo attendeva in strada da qualche parte.
Secondo quanto risulta, il malintenzionato, dopo aver attraversato il giardino della palazzina, si sarebbe arrampicato lungo la grondaia. Un buon arrampicatore, comunque, perché è riuscito a salire fino al terzo piano dell’edificio. Una volta giunto al piano scelto, con un balzo da vero funanbolo è riuscito a rompere addirittura un vetro antisfondamento, utilizzando un grimaldello a punta. Aperto un varco per accedere alla stanza da letto, il ladro acrobata ha fatto girare la maniglia della finestra, probabilmente utilizzando un altro strumento. Tutto questo è avvenuto mentre marito e moglie stavano cenando in un’altra stanza della loro abitazione, che è piuttosto grande.
I due non si sono accorti di alcun rumore particolare che li abbia fatti insospettire di trovarsi nella propria palazzina con un intruso.
La scoperta di essere stati ’visitati’ dai ladri l’hanno fatto una volta arrivati in camera, dopo cena. La stanza è stata trovata a soqquadro, tutto buttato sotto sopra. Allora, per timore di trovarsi di fronte qualcun altro e per timore che ci fosse ancora qualcuno nell’abitazione che, come detto, è grande, i proprietari hanno chiamato la guardia giurata per effettuare una verifica interna ed esterna nel giardino onde evitare ulteriori brutte sorprese.
Una volta ripresi dallo spavento, i coniugi hanno cercato di fare un controllo su quanto il bandito sia riuscito a portare via in quel colpo acrobatico. Purtroppo è sparita la fede in oro che la moglie aveva lasciato in un contenitore sul cassettone della camera insieme ad altri monili di bigiotteria. Un furto che purtroppo ha un ulteriore valore di tipo affettivo.
Nelle settimane scorse i residenti della Castellina hanno promosso una raccolta di firme - ne sono state messe insieme ben 200 - per segnalare il problema dei furti in casa, divenuto ormai all’ordine del giorno. Le firme sono state inviate a prefetto, questore e sindaca.
Sa.Be.