Furto da una parrucchiera: "Un fondo anti spaccate"

La porta d’ingresso del negozio a Coiano è stata forzata con un piede di porco . Confesercenti scende in campo e chiede con forza di fermare il fenomeno.

Furto da una parrucchiera: "Un fondo anti spaccate"

Furto da una parrucchiera: "Un fondo anti spaccate"

L’ondata di microcriminalità che sta investendo Prato nelle ultime due settimane non trova freno. Stavolta niente spaccata, ma un nuovo furto: è accaduto nella serata di martedì, attorno alla 20.30, in zona Coiano in via Gozzi. Ad essere preso di mira è stato il salone Art’è parrucchieri, dove il ladro ha fatto irruzione forzando la porta con un piede di porco. Ad avvertire la titolare, Gessica La Torre, è stato un residente della zona, che si è accorto della presenza del ladro all’interno del locale, mettendolo in fuga bussando al vetro.

"Il malvivente ha fatto in tempo a rubare macchinette da taglio, phon, forbici, oggetti di bigiotteria e il fondo cassa (un centinaio di euro, nda), per un danno complessivo stimato attorno ai 1.000 euro, se non qualcosa di più – ha spiegato La Torre, che ha sporto denuncia – Fortunatamente il lavoro non si è stoppato, ma non nascondo la paura e la rabbia per questa situazione. Noi ad esempio ci troviamo in una zona già martoriata attorno a Natale (tre attività colpite in una notte, ossia Agostinelli Parrucchieri, Mario One e Bar Maurizio, nda) e dove non ci sono telecamere. Non ci sentiamo affatto sicuri".

Ed è questo il sentimento generale dei commercianti pratesi in questo momento, dopo che dal 7 gennaio si sono registrati 16 colpi (di quelli accertati) fra tentati e riusciti. Un fenomeno che ovviamente preoccupa anche le associazioni di categoria come Confesercenti. "Fermare il fenomeno sta diventando una vera e propria emergenza – le parole del presidente Stefano Bonfanti – Molti commercianti hanno subìto spaccate e furti che non solo hanno creato danni ingenti da un punto di vista economico, ma in alcuni casi hanno addirittura precluso la continuità dell’attività per alcune giornate. Il problema è accentuato nel centro storico soprattutto nelle ore notturne. Insieme alle nostre aziende chiediamo un rafforzamento delle misure a contrasto di questi episodi di criminalità, con un pattugliamento più intensivo delle strade del centro. Il commercio – continua Bonfanti – ha bisogno di sicurezza e tranquillità. Come in una triste roulette russa, i colleghi negozianti chiudono la sera senza sapere se il giorno dopo dovranno fare la conta dei danni". Confesercenti inoltre suggerisce di seguire l’esempio di Firenze, con le imprese del capoluogo toscano che potranno chiedere un risarcimento fino a 5mila euro a fondo perduto per danni da furto e atti vandalici, come previsto dal bando "Negozi sicuri", cofinanziato dal Comune e dalle Camera di commercio. "Proponiamo al comune di Prato e alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato di istituire un fondo per risarcire i negozi colpiti. Un fondo che serva a dare più sicurezza a chi fa impresa nel nostro territorio e a lanciare un messaggio chiaro: Prato c’è, la città reagisce e le imprese non sono sole. Muoviamoci con celerità".

Francesco Bocchini