Continuano le indagini dei carabinieri dopo il maxi furto subito alla Rifinizione Vignali. I filmati che riprendono i ladri mentre portano via dall’azienda i cilindri di bronzo utilizzati per la groffatura dei tessuti, sono al vaglio degli inquirenti: si vedono due uomini che trafugano il bottino, e un camion parcheggiato nel cortile dell’azienda, utilizzato per caricare e poi portare via la refurtiva.
In queste ultime ore prende campo anche l’ipotesi del furto su commissione: non si tratta infatti di un furto comune, i ladri non hanno preso altro all’interno dell’azienda se non 89 cilindri di bronzo che fanno parte di una collezione unica al mondo. Dall’ultimo conteggio sono 89 i pezzi mancanti su circa 400: resta comunque una collezione importante, ma orfana di una parte cospicua.
"Non ci voleva in questo momento così difficile per il tessile - dice Ivo Vignali -. Oltre al danno economico è un danno per tutto il distretto. Si tratta di una collezione di cilindri unica al mondo con pezzi risalenti ai primi del Novecento". Una collezione rara e preziosa utilizzata per stampare i tessuti e capace di fare la differenza su qualsiasi mercato e tenere testa a qualsiasi concorrenza. Disegni unici, antichi, rari che la Rifinizione Vignali grazie alla propria collezione, può offrire ai propri clienti.
Ogni cilindro pesa circa 30 chili e vale oltre 20mila euro, ma il valore era determinato anche dalla varietà che quei tasselli messi insieme riuscivano a creare. Le indagini dei carabinieri della tenenza di Montemurlo proseguono ritmo serrato: le prossime ore saranno decisive per rintracciare i responsabili.
"Spero che si riesca ritrovare il materiale che ci hanno rubato - aggiunge Vignali - anche se temo, che ormai i cilindri si siano rovinati. Si tratta di manufatti in bronzo, quelli che vengono prodotti adesso e si trovano sul mercato sono di acciaio".