Prato, 24 dicembre 2017 - Ha vissuto la scena come in un film. Due ladri stavano svaligiando la sua tabaccheria. Lui, Paolo Bellini, abita sopra il negozio, in via Montalese. E ieri nel cuore della notte ha sentito un tonfo tremendo. Si è svegliato, si è affacciato alla finestra. E subito si è reso conto di quello che stava accadendo. «Erano in due a volto coperto – racconta – e avevano usato come ‘ariete’ una Opel Corsa. L’auto era rimasta in mezzo alla strada e attaccata al paraurti, legato con una corda, c’era la cancellata del mio negozio, che avevano appena divelto».
Il colpo è andato in scena in pochi minuti. «Uno dei malviventi – dice ancora il titolare della tabaccheria – ha impugnato un mazzuolo e ha iniziato a menare colpi contro l’infisso e la vetrina. A quel punto è scattato l’allarme. Io ho cominciato a urlare, ho chiamato il 113. Loro sembravano non curarsene. Erano dentro e hanno cercato di rubare tutto quello che potevano. Si sono concentrati sui ‘gratta e vinci’, quelli che avevamo appesi alla parete dietro al bancone. Poi sono scappati a piedi, lasciando la macchina in mezzo alla strada. Pochi secondi dopo è arrivata la volante della polizia».
Gli agenti hanno provato a inseguire i due malviventi che però hanno fatto perdere le loro tracce. Ieri Paolo Bellini contava i danni subiti nella spaccata. «Il problema non è tanto quello dei gratta e vinci che sono stati rubati. Di certo faremo un inventario anche di quelli, ma ieri, 23 dicembre, antivigilia di Natale, abbiamo dovuto sostituire la saracinesca, i vetri e gli infissi. E’ una cosa difficile da accettare». La polizia sta raccogliendo gli indizi necessari a identificare i malviventi. Di certo ci sono i filmati delle telecamere a circuito chiuso . Immagini che dimostrerebbero come i ladri abbiano fatto più sopralluoghi alla tabaccheria per studiare come agire. Il primo sopralluogo intorno a mezzanotte, poi hanno tentato l’assalto quando mancavano dieci minuti alle tre. Un’ora in cui pensavano di avere più facilità di azione. Probabilmente non immaginavano che si sarebbe scatenato tutto quel trambusto.