
Galleria Schema Sisi racconta Alberto Moretti
A conclusione della mostra Schema 50. Una galleria fra le neoavanguardie (1972 - 1994), aperta fino al 10 aprile, il Pecci domani alle 18.30 organizza un incontro a ingresso libero con il professor Carlo Sisi per ricordare l’artista Alberto Moretti, fondatore di Schema a Firenze. Carlo Sisi, storico dell’arte, è presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Fino al 2016 è stato presidente del Museo Marino Marini di Firenze e, precedentemente, direttore della Galleria del Costume e della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, dove nel 1999 ha curato, insieme a Paola Bortolotti, la retrospettiva "Alberto Moretti. Autobiografia" che secondo il soprintendente di allora Antonio Paolucci, ha aperto le porte della Galleria d’Arte Moderna fiorentina alla "contemporaneità". Le grandi carte che introducevano alla mostra del 1999 erano state esposte da Moretti alla Galleria Schema nel 1992 e sono le "ultime nell’attività del pittore – come ha scritto Sisi in catalogo – ove materia e forma coesistono indifferenziate alla ricerca del proprio passato e del proprio avvenire". L’incontro, che sarà moderato dal responsabile di collezioni e archivi del Pecci Stefano Pezzato, condurrà a riflettere sull’archivio d’arte contemporanea del Pecci, creando un ponte virtuale fra l’esposizione Schema 50 che sta per concludersi, incentrata sui materiali provenienti dall’attività della Galleria Schema fra cui diverse opere dello stesso Moretti, e il vasto archivio di Lara-Vinca Masini intorno al quale il Pecci realizzerà nell’autunno-inverno 2023 una mostra per il centenario della studiosa fiorentina.
Carlo Sisi, fra l’altro, è stato anche consigliere d’amministrazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ora Fondazione CR Firenze, di cui oggi presiede la commissione arte: in tali ruoli ha sostenuto la nascita dell’osservatorio per le arti contemporanee a Firenze e favorito il contributo della Fondazione Cr Firenze per la conservazione e sistemazione dei materiali di Lara-Vinca Masini a Firenze in vista della loro destinazione finale al Pecci. Quanto a Moretti c’è da ricordare che dopo la chiusura della Galleria Schema negli anni ’90 è tornato nella sua Carmignano; è scomparso a Prato nel 2012 lasciando la sua casa-studio al Comune e alla Fondazione che porta il suo nome.