REDAZIONE PRATO

Gasolio nel fiume Setta, l'appello di Arpat: "Controllate il livello delle cisterne"

Montepiano, potrebbe essere uno sversamento involontario causato da una rottura che il proprietario ignora

Contenimento degli idrocarburi nel Setta

Prato, 23 agosto 2022 - Gasolio nel fiume Setta a Montepiano. L'Arpat ha effettuato un sopralluogo con la polizia municipale (il 4 agosto) in via dell'Appennino all'altezza del civico 206 e oggi ci sono i risultati.

Durante il sopralluogo era evidente il forte odore di idrocarburi e le acque del fiume avevano il classico colore opalescente quando ci sono sversamenti di questo tipo. Il punto in questione era il punto d’immissione dello scarico dell’impianto di depurazione di Montepiano-Vernio gestito da Publiacqua.

Sul fiume, subito a valle del versamento, sono stati inseriti dei "salsicciotti" assorbenti e una apposita barriera per fermare il flusso del prodotto che galleggiava sulla superficie.

I campionamenti effettuati da Arpat e Publiacqua con ulteriori verifiche sul tratto fognario e nell'impianto di trattamento delle acque fognarie di Montepiano hanno rilevato un considerevole quantitativo di sostanza idrocarburica stratificata sulla superficie dell’acqua nella vasche.

Si tratta di gasolio, presumibilmente da riscaldamento, e che lo stesso ha sicuramente raggiunto il fiume attraverso la fognatura che raccoglie i reflui dell'abitato di Montepiano che scarica nell'impianto di trattamento che scarica a sua volta nel Setta. Le analisi hanno comunque mostrato che già in tarda serata la fognatura in ingresso all'impianto di trattamento delle acque era pulita e quindi lo scarico era cessato.

Publiacqua si è immediatamente adoperata per ripulire dal prodotto idrocarburico e ripristinare la totale funzionalità del proprio impianto e su richiesta di Arpat effettuerà dei campioni per la verifica della sua ripristinata capacità depurativa. Tutto il prodotto aspirato ed i materiali utilizzati per il contenimento saranno opportunamente smaltiti.

Le indagini sulle fogne di Montepiano e via Risubbiani non hanno portato a individuare il colpevole dello sversamento che a onor del vero potrebbe anche esserer riconducibile a una rottura forse non conosciuta dal proprietario dell'impianto. Infatti accade più frequentemente di quanto non si creda che le cisterne interrate utilizzate per il contenimento dei combustibili, soprattutto se datate e non dotate di doppia camera, si forino per motivi diversi come a causa di correnti parassite nel terreno che terminano sulla loro cassa metallica. Al momento del riempimento della cisterna quindi, il liquido presente fuoriesce dal foro e spesso attraverso vie interrate termina oltre che nel suolo, ad esempio tramite i pluviali, alla fognatura stradale quando non direttamente in acqua.

Per questo motivo l'Arpat lancia un appello: "Invitiamo i cittadini della località in questione che avessero fatto di recente il riempimento di gasolio o che lo faranno nei prossimi tempi a verificare se dopo il riempimento il livello della cisterna si è abbassato o si abbassa repentinamente (nel giro di ore o di pochi giorni). In tal caso è opportuno far revisionare immediatamente la cisterna, attività che dovrebbe comunque essere svolta periodicamente da tutti in maniera tale da evitare inquinamento del suolo e, come in questo caso, delle acque".