Cifra tonda: ottanta. Un anniversario ancora più significativo, a ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz. Una memoria lunga che serve trasmettere alle giovani generazioni, un dovere e un impegno civile che si assume il Museo della Deportazione e Resistenza organizzando quest’anno per il Giorno della Memoria un ricco cartellone di eventi diluito nel tempo, in collaborazione con enti, fondazioni e associazioni, uscendo dai confini di Prato e coinvolgendo molti istituti scolastici. Alcuni di questi parteciperanno stamattina alla visita virtuale al museo statale di Auschwitz-Birkenau. Visita virtuale che sarà proposta a tutta la cittadinanza domenica 26 gennaio (alle 17) al Museo di Figline accanto alla proiezione di testimonianze di deportati italiani ad Auschwitz, a cura della guida-educatore Michele Andreola (ingresso libero fino a esaurimento posti). Riflettori accesi sul racconto della tragedia umana di Auschwitz, per non dimenticare.
"La Fondazione prosegue il suo costante e continuo impegno nella conoscenza della storia e nella costruzione di memoria – sottolinea il presidente del Museo della Deportazione Massimo Chiarugi - Azioni necessarie per valorizzare le radici su cui si fonda la nostra Costituzione, nata dall’antifascismo. E le iniziative intendono agire tanto sul piano della formazione e dell’educazione, quanto su quello della costruzione di cittadinanza attiva nel presente". In avvicinamento al Giorno della Memoria 2025, tutti a Firenze questa mattina al Memoriale delle Deportazioni per un incontro in ricordo del partigiano fiorentino Silvano Sarti, alla presenza del presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo (iniziativa di Anpi sez. Di Vittorio, Anpi Firenze e Cgil Firenze-Prato-Pistoia).
Appuntamento clou lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, con l’apertura straordinaria del Museo della Deportazione, dalle 9.30 alle 19.30 (visita guidata alle 18). E al mattino passeggiata con il Consiglio comunale dei ragazzi di Prato sulle tracce della deportazione pratese.
M. L.