Trasferta piemontese per cinque giovani ragazzi di Prato: Tommaso Anzà, Adriano Lattanzi, Erika Piccirillo, Kelen Pollacci, Lio Wei, studenti di 18 anni delle scuole superiori Datini e Dagomari, sono in viaggio tra Torino e Ivrea, per conoscere il modello Olivetti, una storia di successo basata sull’etica del lavoro. È l’opportunità offerta grazie alla borsa di studio da loro vinta e intitolata a Vittorio Malerba, legata al Progetto Eye. Tommaso, Adriano, Erika, Kelen e Lio durante lo scorso anno scolastico hanno partecipato al percorso di innovazione imprenditoriale Eye Ethics & Young Entrepreneurs organizzato a Prato da Artes Lab, che permette agli studenti di scoprire il mondo dell’imprenditoria e dell’etica del lavoro. I cinque giovani hanno poi ideato un proprio progetto imprenditoriale: Anima.Le, un servizio di sepoltura e di accompagnamento per salutare il proprio amico a quattro zampe in un contesto naturale in pieno rispetto dell’ecologia. E hanno convinto la giuria di esperti, aggiudicandosi il trofeo Migliore idea d’impresa di Prato 2024 oltre alla possibilità di sviluppare la loro idea accompagnati da un team di esperti fino a farla diventare realtà. A loro è stata assegnata la borsa di studio intitolata a Vittorio Malerba: promettente studente del Cicognini di Prato, morì in un tragico incidente sugli sci nel 1969. Già al tempo la famiglia aveva raccolto dei fondi da destinare ad altri studenti meritevoli nel nome di Vittorio, ma per una serie di vicissitudini, il fondo è stato ritrovato solo 50 anni dopo e abbinato al Progetto Eye per volontà della stessa famiglia Malerba. "L’incontro con Eye è stato casuale – ricorda Costanza Malerba, sorella di Vittorio -, nel momento stesso in cui, a distanza di quasi 50 anni dalla costituzione della borsa di studio, ho saputo dalla presidenza del Cicognini dell’esistenza in archivio di questo lascito". La borsa di studio collegata alla capacità di innovazione imprenditoriale dei giovani studenti dell’età di Vittorio, proietta nel futuro non solo il ricordo, ma l’esistenza stessa di chi non c’è più e dà un significato ed un valore a questa morte prematura. Brevi consumitur, explevit multa tempora, così diceva un sacerdote a mia madre: la vita di Vittorio è stata breve, ma è come se avesse completato molti tempi".
La borsa Vittorio Malerba ha un valore complessivo di 5000 euro. Nei due giorni di viaggio, accompagnati dal direttore di Eye Luca Taddei e dai docenti del Dagomari Gianna Rindi e del Datini Gennaro Raggio e dal presidente dei giovani imprenditori di Cna Toscana Centro Gianmarco Barluzzi i cinque giovani aspiranti imprenditori hanno visitato le Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR), un complesso industriale che tra la fine dell’Ottocento fino ai primi anni Novanta ha rappresentato un’eccellenza nel campo della manutenzione di locomotive, automotrici e vagoni ferroviari. Poi hanno visitato l’Olivetti di Ivrea in un tour guidato. Qui li ha raggiunti l’assessora all’innovazione Benedetta Squittieri. I ragazzi hanno scoperto da vicino la figura di Adriano Olivetti e il suo motto, perché la sua non fosse solo una fabbrica "ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici".