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Giraldi, vittima dell'eccidio a Cantagallo: una targa ricorda il sacrificio

In ricordo di Giovanni Giraldi, vittima dell'eccidio di Figline, a Cantagallo è stata posta una targa in un luogo simbolico. Una cerimonia ha reso omaggio all'eroe della Libertà e ha aperto la suggestiva chiesetta di Santa Maria.

Giraldi, vittima dell’eccidio. Una targa ricorda il sacrificio

A 100 anni dalla nascita, Castello ha dedicato un ricordo ad uno dei suoi figli vittime dell’eccidio di Figline, con una targa posta in uno dei luoghi più simbolici e suggestivi, il colle dove sorge la chiesetta medievale di Santa Maria, ultima testimonianza, ben conservata, di quello che era il castello Averardi, uno degli avamposti medievali del Comune di Cantagallo.

La targa ricorda Giovanni Giraldi, partigiano, morto a Figline nel 1944 a 21 anni. "Un gesto che abbiamo fatto per nostra mamma – spiega Margherita Crocicchi, che con i fratelli ha fatto realizzare e posizionato la targa per lo zio partigiano e regalato una croce in legno, in attesa di benedizione, creata dall’artista Luca Crocicchi, uno dei nipoti di Girladi, appunto -. Era molto legata al fratello e ogni volta che ne parlava si metteva a piangere. Ed è un omaggio anche ai suoi genitori, i nonni Zeno e Faustina, che hanno perso un figlio a una così giovane età".

Per ricordare Giraldi c’è stata qualche giorno fa una cerimonia con l’esecuzione dell’inno nazionale e una commemorazione, sia civile che religiosa, a cui è seguito un piccolo rinfresco. L’iniziativa, oltre all’omaggio ad un eroe della Libertà, è stata l’occasione per vedere aperta in una delle rare volte all’anno, la piccola e suggestiva chiesetta che sorge, in mezzo a secolari castagni, ai piedi di una delle vette più importanti del territorio, il monte Cicialbo e domina, dall’alto della collina, borghi storici del medio versante di Cantagallo.

Claudia Iozzelli