Giunta, ci siamo. Domani l’ufficialità. E Bugetti pensa di tenere la cultura

Pronta la squadra di governo: ecco i nomi che entreranno a far parte della compagine. Ultime ore per definire deleghe ed equilibri. La sindaca: "Primo impegno la revisione degli uffici comunali".

Giunta, ci siamo. Domani l’ufficialità. E Bugetti pensa di tenere la cultura

Giunta, ci siamo. Domani l’ufficialità. E Bugetti pensa di tenere la cultura

A diciotto giorni dal voto e dall’esito delle urne che hanno consegnato il Comune al primo turno alla sindaca Ilaria Bugetti la giunta è praticamente fatta. Non è stato un lavoro facile cercare di mantenere gli equilibri tra le varie anime del Partito democratico e sicuramente qualche scontento ci sarà, ma il dado ormai è (quasi) tratto.

L’ufficializzazione è in programma per domani, giusto in tempo per l’appuntamento di mercoledì quando alle 15,30 è convocato il primo consiglio comunale con all’ordine del giorno la convalida dell’elezione della sindaca Ilaria Bugetti e dei consiglieri, il giuramento della sindaca, l’elezione del presidente e dei vice presidenti del consiglio comunale e le eventuali surroghe oltre all’ufficializzazione della giunta. Tutto ruota attorno alla figura esterna scelta personalmente da Bugetti che andrebbe ad occupare uno dei nove assessorati previsti. Otto i posti che restano a disposizione uno dei quali spetta ai 5 Stelle e che vedrebbe consegnare il ruolo da assessore a Chiara Bartalini, in virtù dell’accordo che ha visto Prato fare scuola sulla coalizione tra Pd e grillini. Un primato che non può non trovare espressione diretta in giunta.

Sono poi occupate le caselle del vicesindaco Simone Faggi in quota Biffoni, Marco Biagioni segretario provinciale del Pd, Marco Sapia in quota Bugetti. In capo alla corrente dei giovani Dem e di Biagioni ci sono anche Diego Blasi e Maria Logli. Restano molto probabili gli incarichi in giunta per Benedetta Squittieri e Cristina Sanzò ex assessore alla città curata molto vicina a Bugetti. Con questo schema a restare penalizzata sarebbe la corrente biffoninia in virtù della continuità annunciata più volte. Un gap che potrebbe essere colmato con la presidenza del consiglio comunale che in questo caso andrebbe a Lorenzo Tinagli, al momento il nome più forte. Una carica usata per compensare eventuali mal di pancia di una delle anime del Partito democratico (area riformisti) che non si senta adeguatamente rappresentata nella nuova giunta. Resteranno invece a bocca asciutta di assessorati le liste civiche che hanno sostenuto Bugetti, ’Questa è Prato’ e ’La forza del noi’, così come un’altra componente importante della coalizione vincitrice Alleanza Verdi Sinistra, che non sarà rappresentata da un assessore.

Composta la squadra c’è comunque la partita delle deleghe: agli assessori con più esperienza tra cui Faggi e Squittieri, potrebbero andare le deleghe di maggior peso. Proprio su questo tema la sindaca Bugetti ieri al Museo Pecci, a margine di una iniziativa, ha ammesso di voler tenere per sé la delega alla cultura così come di voler "riassegnare parte delle deleghe più avanti dopo aver ristrutturato gli uffici comunali", è in questo senso ragionevole pensare che anche sport e urbanistica, per momento, non saranno assegnati e resteranno in capo a Bugetti. Sempre in queste ore è attesa la decisione di Nicola Ciolini, che dovrà esprimersi in merito a consiglio regionale dove ieri si è insediato.

Silvia Bini