Ottanta anni dalla Liberazione e quest’anno, in vista del 25 aprile, l’Anpi Prato, insieme al Comune di Prato e al Museo della Deportazione e Resistenza, sta costruendo un percorso, che è stato presentato ieri al Museo di Figline. "Quando si passa dalla memoria individuale a quella collettiva - ha detto il sindaco Ilaria Bugetti - significa che abbiamo dato alle nuove generazioni una visione del mondo e siamo stati capaci di tramandare i valori. Chi vive nell’era dei telefoni cellulari e degli eroi del mondo virtuale, deve comprendere che qui parliamo di eroi in carne ed ossa". Il programma del 2025 prevede una quindicina di appuntamenti da febbraio a giugno e coinvolge diverse associazioni.
Angela Riviello, presidente dell’Anpi, ha sottolineato l’importanza di questa data come momento di transizione: "L’anniversario ci fornisce l’occasione per sottolineare il valore storico, sociale e umano di questa pagina di storia e dell’importanza che riveste la sua eredità per il nostro paese. Il programma al quale abbiamo lavorato prevede anche ulteriori iniziative che prenderanno forma più avanti, ad esempio l’appuntamento della Diocesi, in San Niccolò, dedicata all’impegno dei cattolici durante la Resistenza. Con il trascorrere degli anni e lo scomparire dei testimoni è ancora più necessario lavorare tutti insieme per trasmettere la memoria alle nuove generazioni.
La prima iniziativa sarà il 19 febbraio alle 18 al Terminale con la proiezione del film "Roma città aperta" in versione restaurata. Seguirà il 21 febbraio al circolo di Viaccia (ore 18) l’incontro con Adelmo Cervi, con il film e la presentazione del libro "I miei sette padri". Il 23 febbraio (ore 15) l’associazione FareArte organizza una passeggiata urbana Figline. "Questo cartello di iniziative – ha detto il presidente della Fondazione Museo della Deportazione Massimo Chiarugi - è il segno evidente che c’è un impegno comune che passa attraverso la conoscenza; ogni realtà lo fa attraverso gli strumenti che sente più appropriati, la fondazione ha perciò deciso di offrire una riflessione sui libri di testo per le scuole che possono diventare essenziali per costruire opinione pubblica in senso democratico". L’8 marzo si potrà scoprire il ruolo della donna nella Resistenza con una passeggiata di FareArte in centro. Il giorno dopo, al circolo I Risorti passeggiata sulle tracce delle fabbriche e degli scioperi. E il 19 marzo al Terminale proiezione del film "Genoveffa Cocconi, i miei figli, i sette fratelli Cervi", deidcato alla mamma dei sette fratelli Cervi, una figura femminile ancora poco nota, stroncata dal dolore, nel 1944, per la morte dei figli. Alla biblioteca Lazzerini il 20 marzo (ore 18) proiezione del libro “Gli uomini pesce“ di Wu Ming e il 22 inaugurazione della mostra “Il Premio Prato“ di Jella Lepman. Marzo si chiude con la passeggiata sul cammino della Resistenza a Galceti (il 23 a cura del circolo I Risorti) e il 29 in Lazzerini sarà ospite Rosario Esposito La Rossa con il suo libro “La scugnizzeria Scampia“ e “La Costituzione spiegata ai fascisti“. Esposito La Rossa è nato e cresciuto a Scampia dove ha aperto una libreria trasformandola in una casa pronta ad accogliere i ragazzi e le ragazze del quartiere, tra corsi di teatro e di tipografia.
Parteciperà a questo percorso della Liberazione il Museo Pecci con un percorso dedicato alla salvaguardia dell’arte durante la seconda guerra mondiale e fra i documentari proposti ci sarà quello su Rodolfo Siviero.
Il cartellone di aprile vede protagonista l’associazione La Nara il 4, con letture e ricordi sul tema “Una donna dentro la storia“ e sarà l’opportunità per conoscere chi era la Nara a cui oggi è intitolata questa associazione che si occupa di tematiche come la violenza contro le donne. Il 16 aprile (ore 18) al Terminale proiezione del film “Invelle“ di Simone Massi. Il 22 maggio (orario da fissare) al museo della Resistenza tavola rotonda su “La storia tra ricerca e narrazione pubblica“. L’8 giugno ultimo appuntamento al circolo I Risorti con circolo 11 giugno per la passeggiata sui sentieri partigiani “Sulle orme dei Buricchi“.
La mostra dedicata alla storia del “Premio Prato“ sarà aperta al pubblico dal 22 marzo al 27 aprile. Gli ingressi al Ciinema Terminale se entreranno insieme nonno e nipote costerà 12 euro. Tanti altri soggetti hanno raccolto l’invito e stanno già lavorando per realizzare le loro proposte, fra questi anche la Cgil e Spi, Arci, Libera, Legambiente, associazione Il Castello, associazione Libertà e Giustizia e altre piccole e grandi realtà si stanno aggiungendo. Alla presentazione del programma hanno partecipato anche l’ex partigiano Fiorello Fabbri che ha sottolineato l’ìmportanza di raggiungere le scuole e e la nipote dell’ex deportato Rolando Nannicini, al quale è stato dedicato un giardino e la sua storia è custodita nel museo.
M. Serena Quercioli