Gli alluvionati incalzano: "Ora soluzioni concrete". Bugetti chiede iter più snelli

La sindaca ha proposto incontri mensili per fare il punto sugli interventi in corso. Cassa d’espansione a Vainella, Faggi: "L’auspicio è terminare l’opera nel 2026" .

Gli alluvionati incalzano: "Ora soluzioni concrete". Bugetti chiede iter più snelli

La sindaca ha proposto incontri mensili per fare il punto sugli interventi in corso. Cassa d’espansione a Vainella, Faggi: "L’auspicio è terminare l’opera nel 2026" .

Un incontro partecipato, nel corso del quale non sono mancati momenti di discussione: più di qualche cittadino ha espresso il proprio disappunto per interventi che giudicava evidentemente prioritari ma che non si sono ancora concretizzati per motivi burocratici o di risorse. E il sindaco Ilaria Bugetti ha proposto ai partecipanti e ai comitati una serie di incontri a cadenza mensile durante i quali l’amministrazione farà il punto delle opere effettuate e di quelle in programma in materia di riduzione del rischio idrogeologico, invitando la cittadinanza e la politica in generale alla collaborazione. Tante le domande poste dai residenti di Santa Lucia, Galceti e Figline (ma non solo) presenti ieri pomeriggio all’incontro con la giunta e con l’assessore regionale Monia Monni, sulle azioni che Comune, Genio Civile, Consorzio e Regione intendono portare avanti per mettere in sicurezza il territorio. Tra i più determinati c’erano gli abitanti di via Visiana. "Dopo la pioggia della scorsa venerdì, l’acqua era arrivata sino al portone di casa", ha fatto presente una residente, chiedendo a chi amministra di monitorare la situazione. C’erano anche i rappresentanti del Comitato Alluvione Galceti, che poco prima dell’assemblea hanno esposto uno striscione eloquente: "Adesso soluzioni concrete per la sicurezza di tutti", il messaggio rivolto alla politica. Il comitato ha chiesto fra le altre cose lo stato d’avanzamento dell’iter della cassa d’espansione a Vainella, con il vice-sindaco Simone Faggi che ha indicato le ultime date di massima: si punta ad appaltare l’opera nel 2025, con l’auspicio di terminarla entro il 2026. "Anche Vella e Bardena attendono le casse d’espansione. Senza dimenticare che, ormai, Figline si allaga praticamente ogni volta che piove – ha aggiunto Laura Aronica, presidente del Comitato Alluvione Galceti – abbiamo segnalato anche il "caso" di via di Cantagallo: ci è stato detto che ci sono i soldi per realizzare la prima cassa d’espansione sulla Vella, ma non quelli per realizzare la seconda. Vogliamo ad ogni modo risposte concrete, perché temiamo che non vi siano le risorse economiche necessarie per intervenire su tutte le criticità". Un sospetto confermato dall’amministrazione e dalla stessa Monni, che già nei mesi scorsi avevano accusato il governo di aver stanziato fondi insufficienti per la messa in pristino e la messa in sicurezza dei luoghi. Fra le opere in corso o in via di completamento, l’amministrazione ha annunciato un’opera di consolidamento delle sponde del Bardena in via San Martino per Galceti da 150mila euro) e il consolidamento delle scogliere nei pressi del Cavalciotto, dove è in corso il ripristino nel muro crollato. "In questi mesi sono stati progettati e messi in campo quasi quaranta interventi – ha spiegato il sindaco Ilaria Bugetti, rivendicando l’azione dell’ente e facendo presente come siano state in larga parte le casse comunali a sostenere il peso delle principali operazioni di ripristino - per un totale di oltre 8 milioni. Penso però che in generale serva una burocrazia più snella, a livello nazionale, per consentire agli enti preposti. Deve esserci unità d’intenti e collaborazione fra cittadini, politici ed istituzioni. Da parte mia c’è la disponibilità a collaborare in primis con i nostri parlamentari, a prescindere dal colore politico, per avanzare questa richiesta a Roma".

Giovanni Fiorentino