Raccolte, archivio aperto: sabato dalle 10 a PrismaLab in via Pistoiese giornata conclusiva del progetto di Dryphoto sui documenti e le immagini che l’associazione culturale ha messo insieme dalla fine degli anni Settanta ad oggi, a cura di Andrea Abati e grazie al bando Toscaincontemporanea2024. Due artisti under 35, Sebastiano Branca e Mezzasmorfia, sono stati selezionati per sviluppare delle opere partendo dalle immagini dell’archivio di Dryphoto, che a seconda dei temi scelti sono state collocate al Centro di salute mentale nel vecchio ospedale, al Punto Luce di Save the Children, nella sede della Cgil e in uno studio legale. La giornata si aprirà con l’introduzione al progetto di Vittoria Ciolini, presidente di Dryphoto, e con l’intervento di Cristina Pierattini della Cgil. Stefano Pezzato, responsabile archivi del Pecci, parlerà della pubblicazione Arte e/o Terapia, realizzata ed edita dal Centro per l’arte contemporanea, rievocando come Alberto Parrini, negli anni ’90 responsabile del dipartimento di salute mentale dell’Asl, coinvolse Dryphoto, il Pecci e altre associazioni in una serie di attività fuori dalle strutture sanitarie, per riportare la follia al posto a cui appartiene, la società. Luca Long Zhou, presidente di Ramunion, ripercorrerà invece la storia del Capodanno Cinese a Prato: nel 2007, in risposta alle rimostranze di alcuni cittadini, fu vietata la sfilata per le strade di Prato e il Drago danzò in solitario all’anfiteatro del Pecci. Sempre Zhou nel 2008 con l’Associazione buddista della comunità cinese chiese a Dryphoto di fare da mediazione con il Comune per ripristinare i festeggiamenti, che poi furono organizzati in collaborazione fra la stessa Dryphoto e l’Associazione buddista. Gaia Fiorini di Save the Children presenterà il programma "Qui, un Quartiere per crescere" al Macrolotto Zero: 17 anni dopo i primi interventi di arte partecipata nel quartiere sono nati nuovi progetti e nuove associazioni. Oggi il Comitato permanente dei giovani del Macrolotto Zero organizza iniziative per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, coinvolgendo bambini, ragazzi e famiglie. Alle 11.30 è prevista una pausa a cura di Zentè Art Room, che promuovei la cultura del tè cinese. L’artista Valentina Lapolla parlerà poi di Sdf, Senza dimora fissa, il primo progetto di arte partecipata al Macrolotto Zero curato da Dryphoto nel 2006.
Toccherà quindi a Sebastiano Branca e Mezzasmorfia, gli artisti selezionati per questo progetto, illustrare i propri lavori. Il primo ha lavorato su "La città che cambia: nuove comunità" e su come si possa attivare il cambiamento partendo da due temi, la festa e la cura, per favorire integrazione e partecipazione. Il secondo ha scelto come temi dall’archivio di Dryphoto arte e salute mentale: attraverso opere realizzate con l’intelligenza artificiale ha esplorato la sofferenza mentale, il valore del riconoscimento del sé e la relazione tra arte, i "folli" e la società contemporanea. Infine, un gruppo di persone che si occupano di scrittura nelle accezioni più varie (Costanza Abati, Silvia Bacci, Andrea Ceccato, Gisella Curti, Roberto Mari e Lucia Petrà), ha creato dei motti, delle parole, delle frasi sui sentimenti ispirati dalle immagini scelte dagli artisti, senza aver visto le loro opere. Queste parole sono stampate e accostate alle opere nei luoghi scelti per ospitarle. Al termine dell’incontro, pranzo al Circolo Curiel: offerta libera e prenotazione obbligatoria a [email protected].