REDAZIONE PRATO

Gli auguri con la Camerata. Mozart, Beethoven e Rossini per salutare il nuovo anno

Ci sono ancora biglietti disponibili per il tradizionale concerto al Politeama. Il via con un inno alla pace di Sibelius e classico finale con la Radetzky-Marsch di Strauss.

Gli auguri per l’anno nuovo con la musica della Camerata, come da tradizione. Mozart, Rossini e Beethoven saranno il cuore di questo concerto, come sempre dalle 22.30 al Politeama: ci sono ancora biglietti disponibili. La composizione scelta per introdurre la serata è un Andante festivo di Jean Sibelius, composto per la Società delle Nazioni nello stile di un inno strumentale per la Pace. Dopo questo messaggio, il programma si apre con Mozart: una Marcia brillante composta come avvio di una gioiosa Serenata, poi la vitalità travolgente dell’Ouverture da Le Nozze di Figaro accostata a una Danza tedesca di sapore popolaresco, con l’impiego di sonagli a imitazione di quelli d’una slitta che scivola sulla neve. Dopo Mozart il brio di Rossini, con la vivacità di due tra le sue più celebri ouvertures, quelle del Barbiere di Siviglia e dell’Italiana in Algeri, fra le quali è collocata una parentesi di danza, l’elegante e spiritoso Passo a sei tratto dal Guglielmo Tell. L’ultima parte del concerto è dedicatya a Ludwig van Beethoven. È una selezione di pagine luminose e brillanti, come il piccolo Minuetto di congratulazione, composto nel 1822 (mentre Beethoven lavorava già alla Nona Sinfonia) per il compleanno di un amico. Colorata dalle percussioni esotiche dei giannizzeri è invece la breve e popolarissima Marcia turca, tratta dalle musiche di scena per Le rovine d’Atene, un geniale pezzo di carattere umoristico, modellato sull’esempio delle musiche "turche" di Mozart. Poi il Balletto Le creature di Prometeo, rappresentazione allegorica di una figura tratta dalla mitologia classica, intesa come benefattore dell’Umanità: in programma l’Ouverture, fremente di vita e d’energia, e il Finale, una gioiosa contraddanza. In simmetria con l’apertura del concerto, l’ultimo pezzo è ancora di Beethoven: una Marcia trionfale festosa. Dopo gli auguri di orchestra e direttore, sarà eseguita la Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre, in ossequio alla tradizione.