Gli imprenditori e il rebus viabilità: "La Sr 325 non può più aspettare"

I titolari delle aziende tessili tornano a chiedere una programmazione lungimirante con soluzioni alternative per l’arteria principale da e per la Valbisenzio. "Così si tutela l’economia della Vallata" .

Gli imprenditori  e il rebus viabilità: "La Sr 325 non può più aspettare"

Sauro Guerri, imprenditore, da sempre in prima linea per. una nuova. viabilità per le aziende tessili della. Vallata

"Il cantiere d’urgenza di Publiacqua dei giorni scorsi sulla Sr 325 all’altezza della Foresta è stata una doccia fredda con quelle file di auto e camion. Ci ha riportato alla realtà: abbiamo bisogno subito di una viabilità alternativa. Alla crisi del tessile con ordini assenti, ferie prolungate e i rischi del cambiamento climatico, non ci possiamo permettere di essere impreparati. Altrimenti è a rischio la sopravvivenza del tessile che è in Vallata". Sauro Guerri, imprenditore storico della Vallata, non usa mezzi termini perché "si passi dalle parole e dalle promesse ai fatti", dopo i guai pesanti dell’alluvione di novembre e la frana a La Briglia. "Passare da Barberino è improponibile, allunga tempi e costi per le imprese – prosegue – La soluzione che vede lo sbocco a Montemurlo per il momento è ferma e di piani concreti al momento non se ne vedono". Purtroppo, secondo Moreno Vignolini, titolare della Ritorcitura Vignolini di Vaiano e presidente nazionale della Federazione Moda di Confartigianato, la situazione ha perso il suo pathos dopo la fase dell’emergenza e dopo il periodo delle elezioni amministrative: "Mi domando che fine abbia fatto il protocollo firmato tra Regione, Provincia e Comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Cantagallo e Montemurlo con cui la Regione si impegnava a presentare un progetto o studio di fattibilità. Non se ne sa più niente – tuona – Alla politica chiediamo una visione strategica del territorio da qui a dieci anni dal punto di vista infrastrutturale. Ci vuole un progetto coraggioso e di lunga durata con il coinvolgimento della Regione. Quando il viceministro Galeazzo Bignami è venuto in visita in Vallata ha detto che il Governo non può convocare un tavolo sulla 325, ma spetta alla Regione, competente della strada, che a sua volta deve chiedere l’intervento del Governo...". Il protocollo d’intesa per la mobilità integrata è stato firmato ad aprile scorso ed il presidente Eugenio Giani ha detto fin da subito che la Regione sarebbe stata pronta fare la sua parte a seguito della frana tanto che la giunta regionale ha deliberato 150 mila euro per la progettazione relativa alla 325. Anche Matteo Santi di Beste si unisce al coro di preoccupazioni: "Le attività produttive della Vallata vanno protette – dice – per cui va guardato all’infrastruttura viaria in maniera lungimirante. Le aziende non possono rimanere ostaggio di semafori dei cantieri, anche di somma urgenza come quello di alcuni giorni fa, con i camion che non possono arrivare per tempo per fare le consegne. I cantieri, se necessari, vanno anche ben organizzati con orari e modalità adeguate".

Un piccolo spiraglio pare che si apra, come fa sapere Simone Calamai, coinvolto nella questione della Sr 325 sia come sindaco di Montemurlo che come presidente della Provincia di Prato. "Si è dato mandato alla Regione di iniziare un iter di progettazione per la 325 sia per migliorarla sia per verificare dal punto di vista progettuale alternative e varianti. Ai primi di agosto l’assessore regionale in un incontro ha confermato che il lavoro è stato impostato e che ci avrebbe riconvocato nella prima metà di settembre per aggiornamenti circa il percorso di progettazione".

Che cosa dovrebbe emergere dall’appuntamento di metà settembre? "Sarà l’occasione per condividere le linee su cui puntare la progettazione – aggiunge Calamai – Il ventaglio di soluzioni è vario e va indirizzato sui punti che riteniamo più necessarie. La Regione si è buttata a capofitto per trovare la risposta più idonea a questa problematica". Il presidente Calamai ci tiene a ricordare che "da luglio abbiamo eliminato ogni semaforo temporaneo nelle aree di cantieri, collegati anche ai danni dell’alluvione. Certo c’è da fare ancora tanto: si sa che la Sr325 è un’arteria fondamentale e per questo rappresenta una grande priorità per la Provincia".

Sara Bessi