FEDERICO BERTI
Cronaca

Gloria Nuti: quante storie. Il festival, Bocelli, Londra: "Cittadina del mondo"

Due volte sul palco dell’Ariston, è coautrice de Il mare calmo della sera. E’ tra le più ricercate consulenti per neonati. "Sono felice, appagata, grata".

Due volte sul palco dell’Ariston, è coautrice de Il mare calmo della sera. E’ tra le più ricercate consulenti per neonati. "Sono felice, appagata, grata".

Due volte sul palco dell’Ariston, è coautrice de Il mare calmo della sera. E’ tra le più ricercate consulenti per neonati. "Sono felice, appagata, grata".

Due volte sul palco di Sanremo, la prima con gli Ayx e la seconda come solista. Una canzone che porta la sua firma ed è stata il primo grande successo di Andrea Bocelli: Il mare calmo della sera. Gloria Nuti, pratese, adesso vive a Londra e gira il mondo. Quanta libertà, quanta energia nel rimettersi in gioco, quante storie da raccontare.

Com’è nata la sua passione per la musica?

"Andavo a scuola di canto in via de’ Sei da Jema Michelini. Lì c’era il maestro Benelli che mi insegnava flauto traverso e solfeggio. Presi anche lezioni di chitarra da Patrizio Hile".

Poi gli Axiandra con Riccardo Galardini. Che ricordi ha?

"Mi fermarono in via Santa Trinita mentre andavo a lezione: il flautista Giancarlo Tulli mi vide il flauto e mi chiese di andare con loro. Oltre a Galardini c’erano Massimo Pacciani alle percussioni, il tecnico e fotografo Atos Travaglini e tanti altri. Eravamo bravi: suonavamo in tutti i locali della Toscana, anche in Liguria e in Emilia Romagna. Moreno Polidori del Tascabile Tv volle farci da produttore e ci cambiò il nome in Ayx. Ci stimolò ad inventare una nuova ritmica, per un ballo che lui chiamò Fantasy Rock".

A Sanremo nel 1979, ma il brano non arrivò in finale.

"Erano gli anni bui del festival, in tv veniva trasmessa solo la finale. Dell’Ariston ricordo la troppa gente dietro il palco, il troppo stress. Subito dopo lasciai gli Ayx. Arrivarono gli Extra in cui c’erano Walter Savelli e Moreno Signorini alle tastiere e altri che avevano appena finito il tour con Baglioni. Mi chiesero di andare con loro perché Laura Landi se n’era andata e dovevano incidere Maria Maddalena con la Cbs".

Subito dopo la sua carriera da solista.

"In realtà preferivo i complessi. Ascoltavo i Chicago e i Blood Sweet and tears nei juke box dei bar. Poi Deep Purple e Led Zeppelin, in Italia New Trolls, Nomadi e Le Orme. Sono diventata solista perché scrivevo canzoni, parole e musica con la chitarra. Incisi Le donne italiane con la Rca nel 1985".

Nel 1989 di nuovo Sanremo, sezione Giovani, con Bastardo. Molta grinta, ma qualcosa non funzionò...

"Era stata scritta per Sanremo 1986, da un’idea di Roberto Casini. Io finii il testo, ma avrei preferito fare un pezzo mio. Quando mi prese la Polygram ero ormai esausta. Avevo problemi alle corde vocali, tant’è che in seguito subii un intervento".

Cinque anni dopo la rivincita, come autrice de Il mare calmo della sera, che vinse grazie a un giovane Andrea Bocelli. Come nacque il brano?

"Bocelli aveva cantato Miserere nel provino da proporre a Pavarotti, che lodò la sua voce, quindi si misero in tanti a lavorare su di lui. Mi chiesero: Cosa ne pensi di questo pezzo? Risposi che mancava il testo. E Michele Torpedine, il produttore di Bocelli, rispose che il testo lo avrebbe scritto Gino Paoli. Allora mi offrii di scriverlo io: non so chi mi diede il coraggio, ma andò così. Pensai al concetto di desiderio di Platone... l’amore ama quello che non ha. E l’amore rende stupidi anche i saggi".

E poi?

"Stavo leggendo il Don Chisciotte, se il sorgere del sole dovesse trovarci intenti ad amarci, ci lavorai sopra. Dopo una settimana Zucchero mi chiese se era pronto. Lo era. Se si pensa che Bocelli ha festeggiato 30 anni di carriera e Il mare calmo della sera ancora viene suonata in tutto il mondo... bisogna riconoscere che è stato un bel colpo di fortuna".

Ha collaborato con altri grandi nomi.

"Su Wikipedia ci sono scritte alcune inesattezze. Non sono mai stata la corista di Vasco Rossi, né ho lavorato con Renato Zero. Invece ho scritto con Ivan Graziani, Angelo Branduardi, Marco Masini, ma niente di ufficiale".

Nel 2012 il ritorno alla musica con l’album Ricca di spirito.

"Include anche la mia versione de Il mare calmo della sera, come era nata. L’ho inciso in New Jersey nello studio di Anthony Krizan, collaboratore di Lenny Kravitz. Volevo fare quello che sentivo dentro, mentre spesso ho dovuto fare come volevano loro. Non ho mai potuto scegliere i miei suoni, gli arrangiamenti, la mia copertina, i miei vestiti. Sono le mie canzoni, ma non il mio disco".

Perché ha deciso di trasferirsi a Londra?

"Ci andai solo per imparare la lingua, perché senza l’inglese mi sentivo povera. Ho trovato un ambiente favorevole e sono rimasta. A Londra non ti senti straniero perché tutti sono stranieri. Quando sei all’estero il conflitto è la famiglia. Ma a volte la famiglia ti castra per troppo amore".

Cosa fa a Londra?

"Ho tradotto il mio diploma di maturità nel corrispettivo inglese che mi permette di aiutare le mamme dopo il parto. Si chiama Baby Consultant / MaternityNurse. Sono una consulente post-natale. Mi chiamano anche per il secondo baby e danno il mio contatto alle amiche. Non sapevo che avrei avuto a che fare con famiglie importanti, girare ovunque con jet privati e super yacht, essere apprezzata e appagata, perciò la mia gratitudine è infinita".

Le piace molto.

"Per una come me che col lavoro fisso si sente in trappola, è l’ideale. Ho bisogno di cambiare ambiente, incontrare altra gente, esplorare e sperimentare. Sennò muoio".

Che rapporto ha con Prato?

"Ho ancora diverse amiche. Della mia famiglia c’è mio fratello Gianni e sua moglie. Marco e moglie sono in Sudafrica e mio nipote a Cambridge con la sua ragazza. Non mi sono mai sposata. La mia metà non esiste perché io sono intera".

Le manca Prato?

"Sono cittadina del mondo. Ho due passaporti e la residenza in un altro paese. Alla mia età, non ho più i genitori e con il mio lavoro è come essere in tournée. La routine non è per me. Non mi manca niente. Né Prato, né l’Italia, né il mondo dei dischi. Altrimenti sarei tornata".

Nel suo futuro ci sarà ancora la musica?

"Non mi occupo più di musica perché ho trovato un lavoro che mi appaga anche di più, cosa che non avrei mai creduto possibile. Con la musica ho sofferto sempre, me ne rendo conto ora che ho solo gioia tutti i giorni. Ma ad essere sincera, qualcosa in pentola sta per bollire...".