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La Gori Tessuti conquista Hollywood e veste "Il trono di spade"

Da "Marco Polo" a "Il trono di spade": le stoffe vengono da qui

Gori Tessuti

Prato, 8 maggio 2015 - C’è un po' di Prato anche ne «Il trono di spade» e in «Marco Polo». Le due serie televisive americane basano parte del loro successo anche sui tessuti e sugli oggetti della Gori Tessuti, la storica ditta di proprietà della famiglia Gori che ha sede a Calenzano, ma che è a tutti gli effetti un’eccellenza di Prato. Molte delle più famose costumiste di Hollywood (e non solo) sono solite fare un viaggio fino in Italia, per curiosare fra le migliaia di tessuti e oggetti disponibili nell’azienda, per poi tornare in patria e commissionare gli ordini utili a creare scenografie e costumi delle varie puntate. L’ultima in ordine di tempo è stata lacreativa Helen Britten, ma negli anni si sono viste spesso in giro fra scaffali e container anche vere e proprie star del «dietro le quinte», come Penny Rose, la costumista di Pirati dei Caraibi o di The Lone Ranger, Catherine Buyse (Casanova, Sherlock Holmes e Marco Polo, appunto), Claire Hardaker (Maleficent, La Bella e la bestia), Janty Yates (Il Gladiatore, Le Crociate, Robin Hood, Exodus).

I capannoni della Gori Tessuti sono come piccoli universi dove immergersi per immaginare ogni singolo dettaglio della futura realizzazione: è qui che si è creato un rapporto amichevole fra i responsabili dell’azienda e le costumiste, che periodicamente scambiano mail, annunciano visite e saluti, pronte ad attraversare l’oceano in volo per lavoro, certo, ma anche per arredare le loro abitazioni. Il bello è che gli oggetti in particolare sono selezionati direttamente da Fabio, Paolo e Tommaso Gori durante i loro viaggi in oriente, a caccia di tessuti certo, ma anche di curiosità e di qualsiasi cosa che incontri il loro gusto personale. «Si può dire che il passaparola è stata la nostra pubblicità fondamentale nel mondo del cinema e delle serie tv – racconta Tommaso Gori, figlio di Fabio e nipote di Paolo, che sta «studiando» per prendere in mano, un giorno, le redini dell’azienda –. E’ una esperienza incredibile assistere al processo creativo di questi grandi personaggi. Vengono in azienda, stanno anche una giornata immerse fra tessuti e oggettistica, poi ritagliano campioni e tornano in patria, per effettuare le prove pratiche. Dopo qualche tempo arriva l’ordine che noi spediamo e, di solito, sono loro stesse a tenerci aggiornati sull’utilizzo dei materiali o sulle vittorie di prestigio. E’ stato incredibile notare che un nostro tappeto di pelle è diventato, per esempio, l’armatura dei crociati nel film Le Crociate».

Tutto iniziò nel 2001 con la vittoria dell’Oscar de Il Gladiatore, i cui costumi furono realizzati proprio con i materiale di Gori Tessuti. Poi una serie di premi e riconoscimenti con pellicole di successo, come Anna Karenina, Robin Hood, la serie de I Pirati dei Caraibi, ma anche soddisfazioni di altro tipo, come l’utilizzo di una portantina cinese in legno per l’allestimento della mostra «La Via della Seta». «Le nostre porte sono aperte e per questi artisti il fatto di sentirsi libere di esprimere la loro creatività direttamente in azienda o di trovare oggetti non reperibili nelle catene commerciali fa la differenza», conclude Gori.

Leonardo Montaleni