Grisciavola, ponte da ‘regolarizzare’. Il Genio Civile: "Poi lavori possibili"

Era crollato dopo l’alluvione di novembre lasciando i residenti isolati. Il nodo delle competenze per il ripristino .

Grisciavola, ponte da ‘regolarizzare’. Il Genio Civile: "Poi lavori possibili"

Grisciavola, ponte da ‘regolarizzare’. Il Genio Civile: "Poi lavori possibili"

Appena arriverà conferma dal Genio Civile, inizieranno i lavori di ripristino del ponte che collega la viabilità principale al piccolo borgo di Grisciavola, isolato dal 2 novembre, quando il minuscolo torrente che di solito trasporta acqua piovana si è gonfiato all’inverosimile - causa alluvione - portando via gran parte dell’infrastruttura. Un tira e molla iniziato molti mesi fa quello fra i residenti – e gli avvocati e il geometra da loro incaricati - e le istituzioni, per capire soprattutto a chi spettano le competenze per il ripristino del ponte, la cui assenza costringe le cinque famiglie a fare ogni giorno 400 metri di strada a piedi, con la pioggia o con il sole rovente.

E’ arrivata i primi di luglio la risposta alla diffida che i residenti avevano inviato alla Regione: la lettera del Genio Civile dice in sostanza che il ponte è abusivo. Se i proprietari (o il Comune) sono interessati a ripristinare il ponte, il Genio Civile è disponibile a fare le procedure per "regolarizzarlo" nel rispetto della normativa vigente.

"Se nessuno è interessato – spiegano dalla Regione, sottolineando la disponibilità del Genio Civile al ripristino del ponte - allora va ripristinato lo stato dei luoghi (ovvero demolito completamente il ponte, ndr) e questo è responsabilità del privato che ha realizzato il ponte e in sua assenza del Comune in quanto si configura come un "normale" abuso edilizio (di esclusiva competenza comunale, ndr)".

Si attende adesso un’ulteriore conferma, che dovrebbe arrivare in risposta alla pec che i residenti hanno inviato al Genio Civile dopo la risposta alla diffida, con cui l’Ente dovrebbe dare l’ok al progetto di ripristino dei residenti. Una questione di lana caprina, che ha avuto il bandolo della matassa nell’individuare le competenze sulla strada e quindi sul ponte.

Da una parte i residenti che hanno sempre sostenuto l’utilizzo pubblico della strada – da cui passa, peraltro, la Via delle Rocche e su cui il Comune di Vaiano è intervenuto con una sorta di circonvallazione fatta a proprie spese – e il Comune che continua a ribadire che la strada è privata e che quindi il costo per il ripristino del ponte è a carico dei residenti. Residenti che si son sempre dimostrati disponibili al ripristino a proprie spese e che si preparano, a settembre, ad eseguire i lavori necessari. "Ci ha lasciato un po’ perplessi la dichiarazione del Genio Civile sull’abusività del ponte - spiegano gli abitanti - è lì da almeno 100 anni... E il Comune ha sempre avuto l’accesso ed è stata pagata la tassa per avere l’accesso alla via vicinale".

Claudia Iozzelli